Una nuova survey evidenzia come frasi comuni possano pesare sulle persone con diabete. Lanciata da Abbott a livello mondiale, l’iniziativa è arrivata a Roma con un’installazione che sensibilizza sull’importanza di un linguaggio inclusivo
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“Che cosa può farti un dolcetto?”, “Solo a guardare mi viene il diabete”. I risultati di una nuova survey presentata a Roma mettono in evidenza che anche commenti quotidiani come questi possono far male alle persone con diabete, che in Italia sono 4 milioni.
Serve a questo, a costruire un linguaggio più consapevole e meno ‘offensivo’ la campagna internazionale ‘Oltre il pregiudizio’ lanciata da Abbott a livello mondiale e appena partita in Italia, presentata nella Capitale con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Una installazione, un labirinto in pieno centro a due passi dal Parlamento, ricorda quanto sia pesante lo stigma che accompagna chi ha il diabete: quasi il 70% degli intervistati nella ricerca dichiara che esiste uno stigma, appunto, associato al diabete. E il 40% dice di aver saltato le visite mediche a causa proprio di questo pregiudizio e della vergogna.
Ma se le parole possono far male, possono anche aiutare: per 7 persone con diabete su 10 le parole di supporto aumenta significativamente la loro motivazione a gestire la patologia.
Fonte : Sky Tg24
