I bambini australiani stanno aggirando il limite di età per l’accesso ai social network

L’Australia si prepara all’entrata in vigore della nuova legge che vieta l’uso dei social network ai minori di 16 anni, fissata per la fine del 2025, ma nel frattempo deve fare i conti con il fatto che i suoi bambini si sono dimostrati incredibilmente abili ad aggirare il limite minimo di età per l’accesso alle piattaforme. A rivelarlo è un’indagine di ESafety, un ente di controllo nazionale, che ha rilevato che l’80% dei bambini australiani di età compresa tra gli 8 e i 12 anni – circa 1,3 milioni, per intenderci – ha utilizzato i social media nel corso del 2024. Tra questi, i più apprezzati risultano essere YouTube (68%), TikTok (31%) e Snapchat(19%). Un dato decisamente importante, se consideriamo che le piattaforme tendono tutte a limitare l’accesso ai minori di 13 anni – fatta eccezione per YouTube, che ne consente l’accesso con un account supervisionato dai genitori -.

Ma se questa è la regola imposta dalle società di settore, come è possibile che bambini tanto piccoli riescano a bypassarla? Secondo quanto riferito dal report, la risposta è semplice: tutti i social media, fatta eccezione per Reddit, richiedono la data di nascita al momento dell’iscrizione, affidandosi solo a quanto dichiarato dagli utenti, senza richiedere ulteriori documenti che potessero certificarne l’età. “I servizi di social media non solo devono rendere più difficile l’iscrizione ai loro servizi da parte di utenti minorenni, ma devono anche assicurarsi che gli utenti che hanno l’età per accedere al servizio, ma che non sono ancora adulti, dispongano di una serie di misure di sicurezza”, ha dichiarato Julie Inman Grant di ESafety, precisando che le piattaforme sono prive di regole adeguate che impediscano “che un quattordicenne, ad esempio, inserisca un’età o una data di nascita false e crei un account adulto senza restrizioni, che non prevede caratteristiche di sicurezza aggiuntive”.

A tal proposito, il rapporto di ESafety stupisce con un dato interessante: il 36% dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni che hanno utilizzato i social media ha un account personale e, tra questi, ben il 77% ha dichiarato di essere stato aiutato dai genitori o da chi per loro nel crearne uno. Eppure, a quanto pare, in questi ultimi anni TikTok, Twitch, Snapchat e YouTube si sono impegnati per rilevare in modo proattivo la presenza (illecita) di utenti di età inferiore ai 13 anni. “Dall’inizio del 2023, i nostri strumenti di rilevamento proattivo dell’età hanno portato alla rimozione di oltre un milione di utenti australiani sospettati di avere meno di 13 anni”, ha dichiarato a tal proposito un portavoce di TikTok. Ma nonostante gli sforzi profusi dalle piattaforme, il report parla chiaro: i minori australiani con un account sui social network sono milioni. Cosa accadrà, allora, quando il divieto entrerà ufficialmente in vigore? Saranno adottati criteri di verifica più stringenti?

Fonte : Wired