Acerra piange la piccola sbranata dal pitbull. “Non date la colpa al padre”

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Stamattina i funerali della bimba uccisa dal pitbull ad Acerra (Napoli); la cerimonia si è svolta in forma strettamente privata. Per il decesso il padre è indagato per omessa custodia dell’animale.

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Porte del Duomo chiuse, all’interno soltanto i parenti più stretti, palloncini rosa per l’ultimo addio: si sono svolti così, in forma privata, per volere della famiglia, i funerali della bimba di 9 mesi aggredita dal pitbull di casa e morta nella notte tra sabato e domenica ad Acerra, in provincia di Napoli. La funzione è stata officiata da don Gustavo Arbellino, vice parroco della Cattedrale. Unica eccezione, il sindaco Tito d’Errico, che ha portato il cordoglio della comunità locale. Tra i presenti nessuna voglia di parlare della tragedia, solo qualcuno si lascia sfuggire una timida difesa per il padre della bambina: amava sua figlia, assicurano, e non l’avrebbe mai messa a rischio consapevolmente.

I funerali nel Duomo di Acerra

Ieri la famiglia, tramite l’avvocato Luigi Montano, che assiste il padre della bimba, aveva lanciato un appello a spegnere i riflettori nella giornata dei funerali, chiedendo di non essere pressata nei momenti dell’addio alla neonata. All’uscita della piccola bara bianca, nella piazza antistante il Duomo, sono stati fatti volare decine di palloncini rosa; il carro funebre è uscito dal retro, amici e familiari hanno fatto scudo ai genitori della piccola che lo hanno seguito in automobile.

Il padre indagato per omessa custodia dell’animale

Il padre della bimba, barista di 25 anni, è indagato per omicidio colposo, relativamente all’omessa custodia e vigilanza del pitbull. Il giovane ha raccontato di essersi addormentato sul letto matrimoniale accanto alla bambina e che, quando si è svegliato, circa un’ora dopo, l’ha trovata a terra coi segni dell’aggressione da parte del cane. L’ha portata al Pronto Soccorso della clinica Villa dei Fiori, poco distante dalla loro abitazione, ma la bimba è arrivata già morta. L’uomo è stato sottoposto al narcotest, è risultato positivo all’assunzione di cannabis ma negativo ad altre droghe e ad alcol.

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Nei momenti della tragedia la madre, anche lei giovanissima, era al lavoro. Le indagini sono affidate ai poliziotti del commissariato di Acerra (coordinati dalla Procura di Nola); l’abitazione è stata sequestrata e sono state acquisite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona per appurare se effettivamente il 25enne si trovasse in casa quella sera.

Si attendono gli esiti di autopsia e Dna

L’autopsia è stata effettuata due giorni fa, si dovrà attendere che siano pronti i risultati per stabilire con certezza le cause del decesso, che potrebbero essere nella rottura del collo. È però trapelato che durante l’esame sono stati riscontrati i segni dei morsi compatibili con la dentatura di un cane sul corpo della bimba.

Il pitbull e l’altro cane, un meticcio, sono stati affidati ad un canile di Frattaminore convenzionato con l’Asl Napoli 2 e sono stati avviati gli accertamenti, compreso il prelievo di un campione di feci, i cui risultati non sono ancora pronti. Ad un primo esame il pitbull non presentava tracce organiche evidenti della bambina ma si dovrà attendere l’esito degli esami sul Dna.

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Fonte : Fanpage