video suggerito
Oggi Sinisa Mihajlovic avrebbe compiuto 56 anni, suo fratello Drazen racconta la promessa fattagli prima che morisse e la scoperta della malattia in vacanza: “Una mattina dopo essersi alzato Sinisa non riusciva neanche a camminare”.
Il 20 febbraio del 1969 nasceva a Vukovar Sinisa Mihajlovic: l’ex calciatore e tecnico serbo oggi avrebbe compiuto 56 anni, se la leucemia non lo avesse strappato ai suoi cari nel dicembre del 2022. A poco più di due anni dalla scomparsa, il fratello di Mihajlovic, Drazen, lo ricorda con struggente amore e racconta particolari inediti degli ultimi momenti di Sinisa, ma anche della scoperta della malattia mentre erano in vacanza e pensavano fosse tutt’altro. Drazen spiega come la sua vita attuale sia indissolubilmente intrecciata a quella del fratello: “Continuo la mia vita con mia moglie e i miei due figli a Novi Sad. Sto con mia madre, vado spesso a Roma a trovare Arianna e i miei nipoti e poi curo tutte le iniziative possibili per celebrarlo. L’ho promesso a Sinisa: il giorno che se ne è andato sono rimasto tutta la notte con lui. Ho detto quello che tra uomini non ci si dice mai“.
La scoperta della malattia in vacanza: “Una mattina Sinisa non riusciva neanche a camminare”
Impossibile dimenticare il giorno in cui la vita di tutta la famiglia Mihajlovic cambiò per sempre: “Ero in Sardegna con mio fratello, Arianna e tutta la sua splendida famiglia, quando una mattina dopo essersi alzato Sinisa non riusciva neanche a camminare. Io lo prendevo in giro: ‘Sembri un vecchio di 90 anni…’. Pensavamo fosse uno stiramento o una infiammazione perché aveva giocato a padel. E invece…“.
La grinta di Sinisa Mihajlovic alla guida del Bologna nel 2021: era già malato da tempo
Seguirono momenti durissimi, come quello di dare la notizia alla madre quando arrivò la certezza della diagnosi di leucemia mieloide acuta: “Fu uno dei momenti più difficili della mia vita – racconta Drazen alla Gazzetta dello Sport – Mamma è sempre stata una roccia, ma neanche la donna più forte del mondo può resistere al dolore della possibile perdita di un figlio. Come poi purtroppo è avvenuto“.
Leggi anche
Come ha fatto il Como a spendere 100 milioni nel calciomercato: perché questo è solo l’inizio
Il fratello Drazen non si dà pace: “Non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai”
Il fratello di Mihajlovic diede il suo midollo per il secondo trapianto di Sinisa e c’è qualcosa che non lo smette di tormentare: “Sì, pareva potesse aumentare le possibilità di riuscita. So che non è colpa mia, ma non averlo salvato è una ferita che non si rimarginerà mai. Il coraggio e la forza fisica e di volontà di mio fratello sono stati incredibili. È rimasto sempre positivo, pronto a combattere, convinto di farcela. Il giorno del funerale seguendo il feretro mi sono accorto di quanto fosse amato: le strade chiuse, la gente fuori, personaggi non solo sportivi ma della vita politica e pubblica in Italia. È stata una incredibile dimostrazione di affetto. Nostra padre se ne è andato parecchi anni fa per un tumore. Sinisa diceva che per ricordarlo ordinava sempre due grappe, una per lui e una per papà. Io ora ne ordino tre…“.
Fonte : Fanpage