A volte la vita conduce lungo sentieri inaspettati, che offrono opportunità in grado di scoprire la parte più profonda di sé stessi.
Nel nuovo episodio di Gamechangers, il podcast di Today dedicato agli innovatori di oggi e domani condotto da Cecilia Songini, protagonista è Lina Galore, tra le più celebri drag queen del panorama milanese, che ha trasformato la propria passione in arte e professione.
Durante l’intervista, Lina racconta il suo percorso, dai suoi primi 18 anni vissuti in Campania fino al trasferimento a Milano per studiare giurisprudenza; la città è poi diventata il luogo dove ha potuto scoprire la propria indole e identità artistica e partecipare, vincendo, a Drag Race Italia.
La drag queen condivide come sia nato il suo nome d’arte; “Lina” è ispirato all’attrice partenopea Lina Sastri, che nell’opera “Natale in Casa Cupiello” interpreta Ninuccia, personaggio con cui sente una grande affinità.
“Galore”, che in slang americano significa “molto, in abbondanza”, è un drag family name ereditato dalla sua drag mother.
Nel corso della puntata, Lina racconta anche il momento in cui ha comunicato alla famiglia la sua partecipazione a Drag Race Italia, rivelando una madre comprensiva che, pur non comprendendo pienamente questa scelta artistica, ha saputo sostenerla con le parole “se ti fa felice, fallo“.
Un supporto che si è rivelato fondamentale, dandole la sicurezza di potersi mettere in gioco con il cuore più leggero.
Sono, poi, stati toccati temi quali l’accettazione familiare, l’evoluzione della scena drag in Italia e l’importanza del linguaggio nel processo di cambiamento sociale.
A tale proposito, Lina parla del suo impegno nel diffondere una maggiore conoscenza del settore di cui fa parte al di fuori del suo ambiente, partecipando a incontri presso le università, nonché a programmi radio e televisivi.
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Fonte : Today