Come sta il Papa oggi, insulti di Trump a Zelensky, mamma uccisa di botte dal figlio e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è giovedì 20 febbraio 2025.

Come sta Papa Francesco oggi

Nuova terapia, riposo forzato e monitoraggio costante. Proseguono così le giornate di Papa Francesco, ancora ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Secondo l’ultimo bollettino medico c’è stato un lieve miglioramento anche se le condizioni del Pontefice restano serie. Bergoglio non ha perso la sua tempra e neppure la sua ironia, ha raccontato la premier Giorgia Meloni che si è recata in ospedale in visita privata. Il Papa si è alzato dal letto, è stato aiutato a vestirsi e a sistemarsi in poltrona e l’ha ricevuta in un salottino. Non sarebbe sottoposto all’ossigenoterapia in modo continuativo. Restano le incognite sul se e quando il Papa potrà riprendere pienamente il suo ministero. Certamente domenica non sarà a San Pietro per la messa del Giubileo dei Diaconi, ma potrebbe scrivere di suo pugno il testo per l’Angelus. La Santa Sede, intanto, decide di non commentare le numerose fake news che circolano in questi giorni sul Papa e si limita a dire che le informazioni, quelle vere, sono date con regolarità.

Trump insulta Zelensky

Donald Trump con Volodymyr Zelenskyy foto lapresseIl presidente americano Donald Trump abbandona ogni formalità e definisce l’omologo ucraino Zelensky un “dittatore mai eletto”, “un comico mediocre” che “rifiuta di indire elezioni, è molto giù nei sondaggi ucraini. L’unica cosa in cui è stato bravo è l’aver suonato Biden come un violino”. I toni erano saliti quando il tycoon aveva accusato il presidente ucraino di aver iniziato la guerra con Mosca, in breve si è passati agli insulti. “Vive in una bolla di disinformazione russa”, gli ha replicato Zelensky. “Zelensky non potrà affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino se non ripristinerà la libertà di stampa e se non smetterà di rinviare le elezioni”, ha insistito anche Elon Musk. Adesso c’è il concreto rischio di compromettere i negoziati per la pace appena iniziati. La parole di Trump gelano anche le diplomazie degli altri Paesi. “Non capiamo la logica americana”, ha detto la portavoce del governo francese. Di affermazioni “false e pericolose” ha parlato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Da Palazzo Chigi Giorgia Meloni sceglie la linea del silenzio.

Caso Paragon, chat spiate da oltre un anno 

Il caso delle chat WhatsApp spiate col software di Paragon continua a infiammare il dibattito. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, contrariamente a quanto annunciato in precedenza, è intervenuto al question time. Ha escluso ogni coinvolgimento del ministero della Giustizia e della polizia penitenziaria sulla vicenda. “Le intercettazioni – ha detto – si fanno solo su autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Mai è stato stipulato nessun contratto con qualsivoglia società di qualsiasi tipo. Nessuna persona è mai stata intercettata da strutture finanziate dal ministero della Giustizia nel 2024 e nessuna mai intercettata dalla penitenziaria”. Le parole di Nordio non bastano a placare l’opposizione. Per la leader del Pd, Elly Schlein, “è preciso dovere del governo fare chiarezza su chi e per quale motivo spiava, risposta che oggi lo stesso governo si è rifiutato di dare alle interrogazioni in Parlamento”. Intanto secondo l’ong Mediterranea il capo missione Casarini era spiato da almeno un anno. Fratoianni (Avs) incalza: “La sera prima che a Luca Casarini fosse resa nota l’intercettazione io ero a cena da lui insieme ad altri parlamentari. Mi hanno osservato, mi hanno spiato?”.

Il giorno più buio di Israele

bibas x_censored (1)Quella di oggi per Israele è “una giornata di dolore”. L’ha definita così il premier Benyamin Netanyahu. Il Paese si prepara ad accogliere i primi quattro corpi senza vita che la fazione palestinese consegnerà dall’inizio della guerra, nell’ambito dell’intesa sulla tregua. Saranno consegnati i piccoli gemelli Bibas, diventati i simboli nazionali di questo calvario, la loro mamma e l’86enne Oded Lifshitz. Le autorità hanno organizzato il processo di identificazione nell’Istituto nazionale di medicina forense di Abu Kabir. Gli esperti forensi dovranno stabilire non solo l’identità dei quattro, ma anche le cause della morte. La famiglia lancia un appello: “Non fare l’elogio funebre dei nostri cari fino a quando non ci sarà conferma dell’identificazione definitiva”. 

La mamma picchiata a morte dal figlio

Tragedia familiare a Marsala, in provincia di Trapani. Un uomo è stato fermato dai carabinieri perché sospettato di essere l’autore dell’omicidio della madre. Lui si chiama Girolamo Peraino. La mamma Anna Peralta. La donna era arrivata in ospedale per un presunto avvelenamento da farmaci. Poi si era sparsa la voce di una caduta dal balcone. Nulla di tutto ciò. Per chi indaga la realtà è molto diversa. La donna sarebbe morta, tre giorni dopo il ricovero, per le percosse subite dal figlio. Secondo le prime indiscrezioni l’uomo avrebbe avuto frequenti tensioni con la madre per motivi economici.

Vi segnalo inoltre, in breve…

Lo stop alle multe per i no vax diventa ufficiale

Attesa per oggi, 20 febbraio, l’approvazione definitiva nel decreto Milleproroghe. All’interno ci sono norme tra loro assai diverse: dallo stop alle multe per i no vax alla riapertura della rottamazione quater per chi era stato estromesso dal beneficio, dalla proroga dello scudo erariale all’estensione dei taser a tutti i comuni, fino allo stop dell’obbligo della maggiore età per diventare bagnini. 

Scontro auto-pullman, Erika muore a 36 anni

Tragico incidente a Ferrara. Un’auto e pullman di linea con a bordo gli studenti di ritorno da scuola si sono scontrati. Nell’impatto la conducente della vettura è morta. Si chiamava Erika Benini e aveva 36 anni. Diversi studenti hanno riportato contusioni e ferite lievi.

Come è morta la piccola Giulia

Saranno celebrati oggi ad Acerra i funerali di Giulia, la bimba di nove mesi morta dopo essere stata aggredita dal pitbull dei genitori mentre dormiva accanto al suo papà. La cerimonia sarà in forma privata e la famiglia chiede riservatezza. L’autopsia ha svelato che la bambina è stata morsa più volte dal cane e a causarne il decesso sarebbe stata la rottura del collo. Ulteriori accertamenti sono in corso sul cane. Dai primi esami, non sarebbero emerse tracce ematiche nella bocca dell’animale, ma si attendono ulteriori analisi. Il papà della bimba è indagato per omicidio colposo per l’omessa custodia e vigilanza del cane. La sua versione presenta un “buco temporale” su cui gli inquirenti vogliono fare chiarezza.

Omicidio in panetteria, c’è la confessione

“Mi avevano minacciato”. Così, in sostanza, Raffaele Mascia, 21 anni, ha spiegato il motivo per cui, il 15 febbraio, nella panetteria gestita dal padre di piazzale Gambara a Milano, ha preso la pistola e ha ucciso l’ucraino Ivan Disar, 49 anni, e ha ferito un connazionale 26enne. Il giovane è stato interrogato dal pm nel carcere milanese di San Vittore, dove è detenuto da lunedì sera con le accuse di omicidio e tentato omicidio aggravati dai futili motivi e porto illegale dell’arma. La difesa punta a far cadere l’aggravante dei futili motivi e a far considerare l’attenuante della provocazione. Intanto proseguono le indagini anche perché l’arma del delitto non è stata trovata e Mascia si è rifiutato di rispondere alle domande su questo punto. 

Lea uccisa da un suv a 10 anni

Dopo tre giorni di agonia è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Bortolo di Vicenza Lea Stevanovic, la bimba di 10 anni che era stata travolta domenica pomeriggio da un suv uscito improvvisamente di strada e condotto da un uomo che è risultato poi ubriaco. L’uomo non si sarebbe nemmeno reso conto di ciò che era successo. La Procura della repubblica di Vicenza, che già aveva aperto un fascicolo su quanto accaduto, ora procederà per il reato di omicidio stradale, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Fonte : Today