X.com potrebbe tornare presto a valere 44 miliardi. Quanto Musk ha pagato Twitter

Il social media di Elon Musk, X.com, sarebbe vicino alla chiusura di un round di investimento che potrebbe riportare la valutazione della società a 44 miliardi di dollari, la stessa cifra pagata da Musk nell’ottobre 2022 per acquistare Twitter. Una cifra ritenuta esagerata per il social e che ha portato Musk a diversi ripensamenti: ha infatti tentato fino all’ultimo di ottenere uno sconto, sostenendo che la piattaforma fosse popolata in gran parte da bot e account falsi.

Trattativa in fase avanzata, ma dubbi sulla conclusione

La trattativa per attrarre nuovi fondi e investitori è ancora in corso e, come riportato da Bloomberg – che ha diffuso per primo la notizia –, non è detto che si arrivi alla conclusione sperata da Musk. Tuttavia, la possibilità di riportare la valutazione a 44 miliardi rappresenterebbe un’ottima notizia per l’imprenditore, che nei primi mesi successivi all’acquisizione ha visto il valore di Twitter secondo diverse analisi indipendenti calare del 70%, soprattutto a causa della fuga degli inserzionisti pubblicitari. Negli ultimi tempi, però, molti di loro sono tornati, complice il nuovo clima politico negli Stati Uniti e i rapporti tra Musk e il presidente Donald Trump, che lo ha coinvolto nella squadra di governo.

Il debito di X.com venduto dalle banche: Wall Street rivaluta il social

Già da qualche settimana era evidente un cambiamento di atteggiamento da parte degli investitori. A inizio febbraio, infatti, 5,5 miliardi di dollari di debito detenuto dalle banche che avevano finanziato l’acquisto di Twitter da parte di Musk sono stati venduti a investitori istituzionali. Nelle settimane successive, altre tranche di debito – per un totale di 12,5 miliardi di dollari – sono state collocate sul mercato da un gruppo di banche guidato da Morgan Stanley. Secondo Business Insider, la forte domanda da parte degli investitori dimostra un rinnovato interesse di Wall Street nei confronti di X.com e del progetto di Musk.

Ma il fattore determinante non è solo il contesto politico. X.com sta tornando a essere un punto di riferimento nel dibattito pubblico, soprattutto negli Stati Uniti, nonostante alcune scelte discutibili nella moderazione dei contenuti e la presenza di post dai toni aggressivi. Musk, intanto, porta avanti il suo piano per trasformare il social in una “super app” sul modello di WeChat in Cina: una piattaforma in grado di processare pagamenti, offrire servizi di messaggistica e permettere la prenotazione di servizi.

Non solo politica. X.com punta ai pagamenti con una base utenti enorme

Uno dei primi passi in questa direzione è il lancio di X Money, previsto negli Stati Uniti entro la fine del 2025. La CEO di X, Linda Yaccarino, ha descritto l’accordo con Visa – il partner scelto per il servizio – come “un’altra pietra miliare per la Everything App”, sottolineando il ruolo centrale della collaborazione nel raggiungimento dell’obiettivo di Musk. Sebbene i dettagli completi del servizio non siano ancora stati divulgati, l’integrazione con Visa Direct dovrebbe garantire transazioni sicure e immediate tra gli utenti.

Questa non è la prima incursione di Musk nel settore dei pagamenti digitali. Nel 1999, aveva fondato X.com, una delle prime banche online, che si sarebbe poi evoluta in PayPal, il primo grande successo imprenditoriale dell’attuale CEO di Tesla e SpaceX. Con la solida base di utenti di X, Musk punta ora a costruire un ecosistema digitale completo, capace di rivoluzionare il modo in cui le persone interagiscono online, combinando social network, intrattenimento e servizi finanziari in un’unica piattaforma.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale: la crescita di xAI

Ci sono altri sviluppi interessanti. Come la crescente interconnessione tra X e xAI, l’azienda di Musk che si occupa di intelligenza artificiale e che si sta allenando sui dati di X. E xAi ha sfornato diversi modelli linguistici molto potenti, come Grok.

Le due aziende sono strettamente interconnesse, sia per gli affari che portano avanti, sia per il management, che in larga parte condividono. Alcuni documenti finanziari esaminati dagli investitori – ricorda il Wall Street Journal – hanno mostrato che la società di intelligenza artificiale ha trasferito centinaia di milioni di dollari alla società di social media. I documenti finanziari dicono che X detiene ora una partecipazione del 10% in xAI, partecipazione valutata circa 5 miliardi di dollari. L’anno scorso la società di intelligenza artificiale era stata valutata 50 miliardi di dollari. Musk aveva precedentemente dichiarato che gli investitori di X avrebbero posseduto il 25% di xAI. Progetti considerati interessanti da Wall Street. Tasselli di un’azienda che adesso promette sviluppi interessanti in un settore in continua evoluzione.

Fonte : Repubblica