Focoos AI, startup italiana spin-off del Politecnico di Torino e incubata da I3P, ha annunciato la chiusura di un round di investimento Seed da 2,65 milioni di euro. Il finanziamento è guidato da Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico di CDP Venture Capital dedicato all’aerospazio, con il supporto di PiemonteNext, VC Partners SGR, Vertis SGR, Vento ed Exor Ventures. Questa operazione segna un passo importante per la giovane azienda torinese, che punta a ridefinire il paradigma della Computer Vision attraverso un’intelligenza artificiale frugale ed efficiente.
Un nuovo inizio
Antonio Tavera, CEO e co-fondatore di Focoos AI, sottolinea: “Questo round di investimento non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. Vogliamo cambiare le regole del gioco: rendere l’intelligenza artificiale accessibile a tutti, eliminando le barriere tecnologiche ed economiche. L’IA deve portare il massimo beneficio all’umanità, con un equilibrio tra innovazione e sostenibilità”.
L’investimento raccolto sarà destinato all’integrazione di nuove funzionalità sulla piattaforma, all’addestramento di modelli fondazionali efficienti e all’espansione del team di ricerca e sviluppo. Inoltre, Focoos AI punta alla crescita internazionale, attraverso partnership strategiche e l’accesso a nuovi mercati verticali.
“Siamo lieti di rinnovare il nostro supporto a Focoos AI, una realtà che sta ridefinendo il paradigma applicativo della computer vision”, commenta Claudia Pingue, Senior Partner e Responsabile del Fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital. “La loro visione di un’IA accessibile ed efficiente, capace di funzionare su dispositivi a basso consumo energetico, rappresenta un passo decisivo per l’adozione su larga scala di queste tecnologie”.
Intelligente ma frugale
“Focoos AI è nata con una prospettiva chiara: cercare un’alternativa al modello di IA attuale basato sulla forza bruta, che richiede enormi investimenti economici e alti consumi energetici”, spiega Barbara Caputo, co-fondatrice di Focoos AI e professoressa al Politecnico di Torino. “Il nostro approccio si basa su un’intelligenza artificiale frugale, capace di operare direttamente sui dispositivi senza dipendere costantemente dall’infrastruttura cloud. Questo è essenziale per applicazioni che necessitano di un’elaborazione autonoma e in tempo reale”.
L’edge computing, secondo Focoos AI, non è solo una questione di hardware minimali, ma un nuovo modello in cui i sistemi elaborano dati localmente con un’efficienza superiore. Questo consente una maggiore autonomia operativa e una riduzione significativa dei costi e dei consumi energetici, fattori chiave per l’adozione su larga scala di queste tecnologie.
L’impatto sul mercato
Il settore in cui Focoos AI potrebbe avere il maggiore impatto è quello dei droni, strumenti sempre più diffusi in ambiti come la logistica, la difesa, la sicurezza e il monitoraggio ambientale. “I droni saranno in grado di eseguire analisi in tempo reale senza dipendere da connessioni remote”, spiega Caputo. “L’uso efficiente dell’energia è fondamentale: maggiore è l’autonomia operativa, più efficace diventa il loro impiego in missioni critiche come la gestione di incendi, il monitoraggio di emergenze e la sorveglianza del territorio”. I droni potranno analizzare i dati visivi in tempo reale, prendere decisioni autonome e ottimizzare le operazioni riducendo al minimo il consumo energetico. Questo approccio permetterà di sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza e l’efficienza in molteplici contesti operativi.
Fabio Cermelli, CTO e co-fondatore di Focoos AI, aggiunge: “Oggi l’ottimizzazione tecnologica non è più un lusso, ma una necessità. La nostra piattaforma web, già in beta per i primi utenti, sarà presto accessibile a tutti e porterà un nuovo standard di prestazioni elevate con consumi minimi. Dietro questa tecnologia c’è un lavoro instancabile e un team straordinario che non si è mai fermato. Questo investimento ci permette di accelerare ancora di più, dando ulteriore slancio alla nostra visione”.
L’IA democratica
Il modello di Focoos AI mette anche in discussione l’attuale geopolitica dell’intelligenza artificiale. “L’IA oggi è fortemente centralizzata nelle mani di pochi grandi della tecnologia, con investimenti colossali e una dipendenza massiccia da infrastrutture cloud e data center”, afferma Caputo. “Il nostro approccio dimostra che è possibile sviluppare soluzioni AI performanti senza dover replicare quel modello. Non si tratta di sminuire il lavoro fatto finora: i progressi nei modelli fondazionali, nel deep learning e nei sistemi di elaborazione hanno reso possibile questa evoluzione. Ora, però, è il momento di sviluppare intelligenze artificiali più efficienti, capaci di operare con meno risorse e quindi più accessibili anche a Paesi o realtà industriali che non dispongono degli stessi capitali della Silicon Valley. Una democratizzazione dell’accesso all’intelligenza artificiale, che potrebbe favorire lo sviluppo di tecnologie autonome in diverse parti del mondo. “Non si tratta di una lotta tra Davide e Golia, ma di un nuovo paradigma in cui l’innovazione si muove verso l’efficienza e la sostenibilità, senza rinunciare alla potenza dell’IA”.
Fonte : Repubblica