“Scossa magnitudo 5 ai Campi Flegrei? Contiamo i morti”. L’orribile risposta del capo della Protezione Civile Ciciliano

Campi Flegrei

Il capo della Protezione Civile Ciciliano fornisce una piccata risposta ai residenti dei Campi Flegrei durante un incontro a Pozzuoli.

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Nel suo imponente curriculum vitae (32 pagine fitte di qualifiche, onorificenze e pubblicazioni) Fabio Ciciliano, già medico della Polizia di Stato e oggi Capo dipartimento della Protezione Civile, voluto dalla Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni che lo aveva già scelto come commissario straordinario al comune di Caivano, non ha evidentemente skills di comunicazione. Non si spiega, altrimenti, la piccata risposta fornita ieri sera ai residenti dei Campi Flegrei, durante un lunghissimo incontro sull’attuale sciame sismico nell’area della caldera che abbraccia parte occidentale di Napoli e alcuni popolosi comuni come Pozzuoli, Bacoli e Quarto.

Alla domanda sulla scossa di terremoto di magnitudo 5, quella che secondo i vulcanologi sarebbe la massima energia che potrebbe sprigionare l’area bradisismica, Ciciliano ha replicato gelando i presenti: «Che vuol dire se arriva una scossa di quinto grado cosa fate? Con una scossa di quinto grado cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così».

La risposta, ad onor del vero, è arrivata dopo decine di altre domande cui il Capo dipartimento aveva replicato pazientemente. Evidentemente c’è stata un po’ di esasperazione sul finale. Tuttavia, i pochi secondi del video in cui Ciciliano replica stanno inevitabilmente girando tantissimo tra i residenti e più in generale fra i napoletani che vivono malissimo questo nuovo incremento di scosse (e anche del sollevamento suolo, stando a quanto riferito dall’ultimo bollettino sui Campi Flegrei).

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Già ieri polemiche sull’assenza del ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci dalla discussione sul tema flegreo, concentrato – così pare dai suoi canali social – sul vincitore del Festival di Sanremo e sui piatti tipici siciliani. Ora l’ennesimo caso, con comitati locali, esponenti della politica locale e parlamentari che chiedono a capo della Protezione civile di scusarsi per la risposta fornita ai cittadini: «Sulla sua giacca c’è scritto Presidenza del Consiglio dei ministri – dice una residente flegrea – dovrebbe rassicurare o quanto meno evitare di aumentare ansie che già esistono. Non fa bene il suo lavoro».

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Fonte : Fanpage