Droni russi su Odessa, Zelensky: “In 160mila senza riscaldamento ed elettricità, anche ospedali e scuole”

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Guerra in Ucraina

Ieri notte i russi hanno ordinato un massiccio attacco sulla città di Odessa. Il presidente ucraino ha fatto sapere che “attualmente almeno 160mila abitanti sono senza riscaldamento ed elettricità. Anche tredici scuole, un asilo e diversi ospedali”.

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Attacco di droni a Odessa lo scorso 31 gennaio

Attacco di droni a Odessa lo scorso 31 gennaio

Dopo tre anni dall’inizio della guerra i droni continuano a sorvolare le città ucraine. Solo ieri notte i russi hanno ordinato un massiccio attacco sulla città di Odessa, tra le più colpite della guerra. Il presidente ucraino Zelensky ha dato la notizia su Telegram, precisando anche che dopo il passaggio dei droni “attualmente almeno 160mila abitanti di Odessa sono senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza riscaldamento ed elettricità“.

In tutto le case senza corrente e riscaldamento sarebbero oltre 500. Il presidente precisa tra le strutture senza elettricità ci sono anche 14 scuole e diversi ospedali: si sta lavorando per ripristinare tutti i servizi in poco tempo.

Intanto continuano gli incontri tra Paesi con la speranza di arrivare presto alla pace. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che nella giornata di oggi 19 febbraio si terrà una video conferenza con diversi Stati europei e non europei. Si sta procedendo per creare le basi per i negoziati tra Ucraina e Russia, ma l’accordo per la pace potrebbe richiedere tempi lunghi.

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Certo è che in questi giorni si è aperto uno spiraglio: “Putin – ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov all’agenzia Interfax – ha detto più volte che, se necessario, sarebbe anche pronto a negoziati con Zelensky. Allo stesso tempo, la formalizzazione legale di accordi deve essere discussa approfonditamente, considerando la realtà che lascia spazio a dispute sulla legittimità dello stesso Zelensky“.

Così si sono tenuti in questi giorni i colloqui a Riad tra Donald Trump e Vladimir Putin: durante questi incontri Washington e Mosca si sono accordati per fondare un gruppo di lavoro per esplorare le possibilità di un accordo di pace e valutare la ricostruzione economica post-bellica. Sebbene inizialmente l’UE fosse stata esclusa dai negoziati, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha fatto un passo indietro aprendo alla possibilità di includere Bruxelles nei negoziati. E la video conferenza di oggi può essere un passo importante. Certo è che però i droni russi continuano a sorvolare sulle città ucraine. La guerra ora non si sta fermando.

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Fonte : Fanpage