Fino a qualche tempo fa, le aziende si affidavano agli influencer per promuovere prodotti di bellezza, tecnologia o moda. Negli ultimi anni, però, chi lavora con i social ha acquisito un nuovo super potere: quello di “smuovere le masse”. Un fenomeno sempre più evidente è quello dell’overtourism, scatenato proprio dagli influencer che, condividendo stories e post su luoghi più o meno noti, innescano vere e proprie ondate di visitatori. Una visibilità che rischia però di danneggiare gli stessi luoghi che vorrebbero valorizzare.
Il sovraffollamento di alcune mete turistiche è diventato un problema pressante, sia per i turisti che non riescono ad godersi la tanto desiderata vacanza, sia per i cittadini, costretti sempre più spesso a rivedere abitudini e spostamenti per evitare di ritrovarsi sommersi da folle di visitatori.
Strade paralizzate, spiagge prese d’assalto, riserve naturali affollatissime e rese la location perfetta per shooting di massa. Tutto per cosa? Per cavalcare l’onda delle mode che i creator riescono a dettare ormai anche nei viaggi. Ecco alcuni dei luoghi messi in ginocchio dall’overtourism veicolato dagli influencer.
Fonte : Wired