Via libera al processo contro il frontman dei Placebo, Brian Molko, accusato di vilipendio alle istituzioni dopo le parole che aveva rivolto a Giorgia Meloni durante il concerto dell’11 luglio 2023 al festival “Sonic Park” a Stupinigi, alle porte di Torino. Il cantante e chitarrista della storica band inglese, tra un brano e l’altro, aveva definito Meloni “razzista” e “fascista“, rivolgendole anche un “pezzo di m….”, chiudendo tutto con un “vaff…”. Insomma, nell’epoca del politicamente corretto, Molko non aveva fatto ricorso a mezzi termini per esternare il proprio pensiero. Ma, come era facile aspettarsi, molti dei cinquemila spettatori presenti al live diffusero il video sui social, facendo arrivare le esternazioni alla diretta interessata, che, assistita da un avvocato, presentò denuncia.
Cosa rischia nel concreto il cantante dei Placebo?
Se condannato, Brian Molko dei Placebo rischia una multa che può variare da mille a cinquemila euro. Furono le forze dell’ordine a segnalare quanto successo sul palco. In seguito fu aperto un fascicolo da parte della procura di Torino. L’articolo di legge su cui si basa l’impianto dell’accusa è il 290 del codice penale, dedicato proprio al vilipendio alle istituzioni. Il testo è rivolto a chi, pubblicamente, offende “la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’Ordine giudiziario”. Per contestare il vilipendio delle istituzioni è necessario, però, avere l’autorizzazione a procedere del ministero della Giustizia, passaggio che ora ha ricevuto il via libera ufficiale.
L’esibizione delle polemiche nel 2001 al Festival di Sanremo
Le polemiche sulla sua esibizione a Sanremo
I Placebo non sono nuovi a episodi del genere. Tra le band alternative rock britanniche più popolari, raggiunsero il picco del successo a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila con brani simbolo come Pure Morning, Every me and every you, For what it’s worth e dischi come Without you I’m nothing.
Il frontman Brian Molko aveva già fatto discutere in Italia anni fa, durante la sua esibizione sul palco del Festival di Sanremo del 2001. Durante l’esecuzione del celeberrimo brano “Special K”, Molko mostrò il dito medio alla telecamera, per concludere poi l’esibizione tentando di distruggere la chitarra contro un amplificatore, raccogliendo i fischi e gli insulti dell’ingessata platea sanremese, poco abituata ai gesti da rockstar.
Fonte : Wired