I palestinesi sradicati dalle loro case nella Striscia di Gaza devono avere diritto a un ritorno dignitoso nelle loro città, e l’Europa contribuirà alla ricostruzione del territorio distrutto dall’esercito israeliano. È la richiesta dell’Unione europea che verrà presentata la settimana prossima al Consiglio di associazione con Israele, secondo un documento visionato da Reuters.
Il testo fa eco alla posizione di diversi Paesi arabi, ma è in conflitto con l’obiettivo dichiarato dall’ex presidente Donald Trump di far sì che gli Stati Uniti prendano il controllo della striscia costiera distrutta e la ricostruiscano in una “Riviera del Medio Oriente”, mentre i palestinesi siano costretti a emigrare in altre nazioni, in quello che appare come un piano di pulizia etnica.
Il Consiglio di associazione
L’Ue, che è stata uno dei principali fornitori di aiuti ai palestinesi, illustrerà la sua posizione ai funzionari israeliani nel corso di colloqui che si terranno a Bruxelles il 24 febbraio, nell’ambito del Consiglio di associazione Ue-Israele, la prima sessione di questo tipo dal 2022.
Un documento che delinea la bozza di posizione di Bruxelles sottolinea sia l’impegno dell’Europa per la sicurezza di Israele, sia la necessità di garantire ai palestinesi il diritto a tornare nelle loro case. “Agli sfollati di Gaza dovrebbe essere garantito un ritorno sicuro e dignitoso alle loro case a Gaza”, si legge nel testo. “L’Ue contribuirà attivamente a uno sforzo internazionale coordinato per una rapida ripresa e ricostruzione a Gaza”, prosegue il documento, che chiede anche il pieno accesso umanitario.
“L’Ue deplora profondamente il numero inaccettabile di civili, soprattutto donne e bambini, che hanno perso la vita e la catastrofica situazione umanitaria causata, in particolare, dall’insufficiente ingresso di aiuti nella Striscia, soprattutto nel nord”.
La guerra
Israele ha lanciato l’assalto a Gaza dopo che i combattenti del gruppo militante palestinese Hamas hanno attaccato il sud di Israele il 7 ottobre 2023, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo più di 250 ostaggi, secondo fonti israeliane.
Più di 48mila persone sono state uccise dall’esercito israeliano nel conflitto che ne è seguito, gran parte delle città è stata rasa al suolo e la maggior parte dei 2,3 milioni di abitanti della regione è stata sfollata più volte.
“L’Ue si oppone fermamente a tutte le azioni che minano la fattibilità della soluzione dei due Stati”, si legge ancora nel documento, in riferimento alla posizione dell’Unione secondo cui i palestinesi dovrebbero avere una patria indipendente accanto a Israele.
Fonte : Today