Clima, reintrodurre i lupi in Scozia avrebbe effetti positivi sull’ambiente. Lo studio

Questi predatori, sradicati dal Paese 250 anni fa, possono fermare la proliferazione incontrollata dei cervi rossi che inibiscono la crescita della vegetazione capace di ridurre la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera

ascolta articolo

La reintroduzione dei lupi  nelle Highlands scozzesi, in particolare nelle aree dei Cairngorms, degli altopiani sud-occidentali, di quelli centrali e di quelli nord-occidentali, potrebbe contribuire a fronteggiare l’emergenza climatica. Si tratta dell’inserimento di circa 167 lupi, sufficienti a ridurre il numero di cervi rossi. I cervi, infatti, inibiscono la crescita della vegetazione, la quale ha la caratteristica di ridurre la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera. Questa curiosa reazione a catena è stata descritta in uno studio pubblicato sulla rivista Ecological solutions and Evidence, condotto dagli scienziati della School of Earth and Environment presso l’Università di Leeds.

La ricerca

Il gruppo guidato da Dominick Spracklen ha modellato il potenziale impatto che deriverebbe dalla reintroduzione dei lupi nelle quattro aree classificate come Scottish Wild Land, dove il consumo di giovani alberi da parte delle popolazioni di cervi rossi in crescita sta inibendo la rigenerazione naturale di alberi e boschi. Secondo gli autori, la presenza di questi predatori nelle Highlands potrebbe portare a un’espansione delle foreste autoctone, permettendo l’assorbimento o il sequestro di un milione di tonnellate di CO2 all’anno. Stando a quanto emerge dall’indagine, in particolare, ogni esemplare porterebbe a una capacità di assorbimento annuale di carbonio pari a 6.080 tonnellate di CO2. In altri termini, ogni predatore è stato quantificato con 154mila sterline, secondo le attuali valutazioni del carbonio. 

Approfondimento

Clima, Copernicus: “Gennaio 2025 è stato il più caldo di sempre”

Benefici economici e climatici

“È sempre più evidente” afferma Spracklen “che le crisi climatiche e della biodiversità non possono essere gestite in modo isolato”. I lupi, spiegano gli esperti, sono stati sradicati dalla Scozia circa 250 anni fa, lasciando i cervi rossi senza predatori naturali e consentendo alle loro popolazioni di crescere in tutto il paese. Nonostante la gestione in corso, il numero di cervi rossi in Scozia è aumentato significativamente: le ultime stime ipotizzano circa 400mila esemplari. La Scozia oggi ha uno dei livelli più bassi di boschi autoctoni in Europa, con solo il 4% di territorio coperto. La rigenerazione naturale degli alberi è ampiamente limitata alle aree in cui i cervi sono esclusi dalle recinzioni. “Sappiamo che la reintroduzione dei lupi nelle Highlands non sarebbe priva di controversie” commentano gli autori “specialmente tra cacciatori e allevatori di cervi. Tuttavia, i benefici economici e ambientali associati a questa iniziativa meritano ulteriori approfondimenti”.

Fonte : Sky Tg24