The White Lotus, sin dalla prima stagione, è una serie acclamata. Un ampio pubblico si è appassionato alle storie di personaggi ricchi e privilegiati, meschini e infelici. C’è chi gode di una malata soddisfazione nell’assistere alle disgrazie e alle disfatte altrui, e c’è chi prova una patetico appagamento nel constatare che anche gli altri sono ipocriti e spregevoli (Baby Reindeer docet). C’è chi, come chi scrive, non ama i racconti che parlano di come siamo umani peggiori piuttosto di come potremmo essere migliori ma resta affascinato dalla totale identità con la realtà emanata dallo show. Il creatore della serie Mike White è uno scrutatore di anime incredibilmente acuto e dotato, tanto da rendere i suoi spregevoli personaggi finzionali indistinguibili dalle persone vere. Lo spettatore, attratto dal fascino esclusivo (ed elusivo) delle vite opulente dell’1% di ricchissimi e dai panorami incantevoli nei quali sono immerse i lussuosi resort dove alloggiano, abbocca, per poi finire trascinato su una riva di drammi assurdi e tragedie grottesche.
La terza stagione della serie murder mystery, disponibile in esclusiva su Sky e Now, ripete abbastanza fedelmente la formula delle stagioni precedenti. Qualcuno muore. Lo spettatore è incuriosito dalla sua identità e da quella, entrambe sconosciute, dell’assassino. Si appassiona e viene catturato da una rete di satira sociale che indaga le motivazioni, le fragilità, le emozioni dei personaggi: il vero obiettivo di White. La terza stagione è ambientata nel resort thailandese della catena che dà il nome alla serie, nel quali ritroviamo almeno un paio di volti noti: il primo è quelli dell’ottimista Belinda (Natasha Rothwell), ovvero la manager della spa del White Lotus delle Hawaii, giunta per imparare le pratiche di benessere della tradizione thailandese. Il secondo è quello del viscido Greg Hunt (Jon Gries), il vedovo di Tanya, in compagnia della nuova partner, la modella canadese Chloe (Charlotte Le Bon). Le new entry sono: Rick Hatchett (Walton Goggins), un uomo di mezz’età americano sempre triste e rabbioso, che arriva con la giovane, spigliata e ingenua fidanzata di Manchester Chelsea (Aimee Lou Wood). Tre amiche di mezz’età alle prese con una reunion, ovvero l’avvocata newyorkese Laurie (Carrie Coon), la star televisiva Jaclyn (Michelle Monaghan) e la casalinga texana Kate (Leslie Bibb). Ci sono anche i Ratliff, famiglia composta dall’imprenditore arrivista Timothy (Jason Isaacs), dalla casalinga impasticcata Victoria (Parker Posey), dal figlio arrapato Saxon (Patrick Schwarzenegger), dalla giovane appassionata di religioni orientali Piper (Sarah Catherine Hook) e dal teenager Lochlan (Sam Nivola), alle prese con un’omosessualità nascosta.
Fonte : Wired