Il 15 febbraio si festeggia la Giornata mondiale dell’ippopotamo, un’occasione per celebrare alcuni tra i più singolari e curiosi mammiferi della Terra. Attualmente sul nostro pianeta rimangono solo due specie di ippopotami: l’ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius) e l’ippopotamo pigmeo (Choeropsis liberiensis) ed entrambe sono presenti nella Lista Rossa (degli animali in via di estinzione) dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura che li cataloga come “Vulnerabili”.
L’origine del nome
I greci chiamavano il comune ippopotamo “cavallo di fiume”. Considerato megafauna, è il terzo animale terrestre più grande, dopo l’elefante e il rinoceronte bianco, di peso compreso tra 1.500 e 3.000 kg. In questo senso colpisce molto la grazia con cui si muove nell’ambiente acquatico e anche il fatto che sulla terra possa raggiungere una velocità di 30 km/h. Nonostante sia un erbivoro, a causa della sua territorialità e dell’organizzazione sociale in branco formato da un maschio con le sue femmine, il suo comportamento è aggressivo, essendo la specie che provoca il maggior numero di morti umane in Africa.
Lo zoo di Escobar
Fanno “quasi tutto” sott’acqua nei fiumi e nei laghi, per cui tutto il loro corpo è perfettamente adattato, con gli occhi, il naso e le orecchie nella zona più alta della testa. Sono in grado di rimanere fino a 6 minuti senza respirare. Vengono a riva per godersi il sole e pascolare di notte. Pur essendo una specie africana, in Colombia un grande gruppo dello zoo privato del narcos Pablo Escobar si è sviluppato come specie invasiva.
Otto curiosità:
- Gli ippopotami sono animali prevalentemente notturni, passano più di 16 ore al giorno in acqua, dove possono persino dormire e risalire per respirare senza svegliarsi, per poi pascolare per circa 4 o 5 ore quando fa buio.
- In una sola notte possono mangiare fino a 35 kg di erba.
- Sebbene siano quasi esclusivamente erbivori occasionalmente possono comportarsi da spazzini e mangiare carcasse, a volte addirittura attaccare altri animali proprio per nutrirsi di carne
- Sono molto territoriali e aggressivi, e vengono considerati tra gli animali più pericolosi in Africa, dove attaccano numerose barche e persone causando molte vittime ogni anno.
- Gli ippopotami comuni vivono in gruppi di circa 10/20 esemplari femmine con piccoli controllate da un solo maschio dominante.
- Vivono mediamente circa 40-50 anni, ma il record in cattività è di 65 anni.
- I maschi di ippopotamo comune, più grossi, possono essere lunghi più di 4 metri e pesare oltre 2 tonnellate. Quelli pigmei, invece, sono lunghi circa 1,5 metri e pesano al massimo poco più di 250 kg.
- In Colombia c’è una popolazione di ippopotami invasivi di oltre 65 esemplari discendente da soli 4 animali che il celebre narcotraficcante Pablo Escobar teneva in cattività negli anni 80. Ora stanno causando molti danni all’ecosistema e diventano sempre più difficili da gestire.
Vedi anche
L’ippopotamo Moo-Deng ha una canzone ufficiale tradotta in 4 lingue
Fonte : Sky Tg24