Attentato a Monaco di Baviera, morte madre e bimba di 2 anni rimaste ferite gravemente

Erano entrambe in gravi condizioni dopo l’attacco che, secondo la procura, è di matrice islamista e dove erano rimaste ferite 39 persone. L’attentatore, un uomo di nazionalità afghana di 24 anni, contrariamente a quanto riportato inizialmente era in Germania legalmente

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Si aggrava il bilancio delle vittime dell’attentato avvenuto il 13 febbraio a Monaco di Baviera, dove un afgano di 24 anni è piombato con un’auto sulla folla durante una manifestazione del sindacato Verdi. Sono decedute la bimba di due anni e la madre 37enne che erano rimaste gravemente ferite durante l’attacco. A dare la notizia è stato l’Anticrimine regionale, secondo quanto riporta la Dpa. Nell’attacco che, secondo la procura, è di matrice islamista, erano rimaste ferite 39 persone. 

Scholz: “Prevenire questo tipo di eventi”

Dei 39 feriti, madre e figlia erano le uniche in condizioni critiche. Poco prima che si diffondesse la notizia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si era recato a deporre dei fiori sulla scena, dove ha fatto appello all’unità nazionale e ha esortato a punire gli autori di tali atti “nella piena misura della legge”. “E’ un motivo di dolore e ci insegna a fare tutto ciò che è in nostro potere per prevenire questo tipo di eventi”, ha detto il cancelliere a proposito della sparatoria di massa, la seconda del genere in due mesi dopo quella di Magdeburgo, in cui sono morte sei persone e rimaste ferite diverse centinaia il 20 dicembre.

L’attentatore

L’ufficio del pubblico ministero ha preso in mano le indagini dopo che la polizia ha trovato prove che hanno portato a sospettare un possibile movente islamista. L’autore dell’attentato, un ventiquattrenne di nazionalità afghana arrestato sul posto, ha ammesso durante l’interrogatorio di aver deliberatamente preso di mira la manifestazione dei dipendenti pubblici organizzata dal sindacato Verdi, adducendo, come riferito dagli inquirenti, una “spiegazione religiosa”. Secondo il tabloid Bild, durante l’interrogatorio il sospetto ha affermato che Dio gli aveva ordinato di investire le persone “per mandarle tutte in paradiso”. Contrariamente a quanto riportato inizialmente, l’uomo era legalmente in Germania – anche se la sua richiesta di asilo era stata respinta nel 2016 – e non aveva precedenti penali, ma secondo alcuni media soffriva di allucinazioni e negli ultimi tempi si era comportato in modo strano.

Fonte : Sky Tg24