Serena Brancale: “Canto la forza dell’amore. Il mio compagno? Un pugile. Insieme sembriamo un film americano”

Dalla Puglia al resto del mondo. Fino a Sanremo. Serena Brancale, oggi considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/Jazz italiana all’estero, porta sul palco dell’Ariston “Anema e Core”, un brano scritto in italiano e in barese. Viscerale il legame con la sua terra, ma anche il racconto dell’amore, qui rappresentato nella sua irrazionalità più intrinseca, ovvero come un incontro magnetico e impetuoso tra due protagonisti. 

Torni a Sanremo dopo dieci anni dopo la prima partecipazione con “Galleggiare”. E’ come te lo ricordavi oppure, avendo alzato l’asticella delle aspettative, c’è più stress?  

“La prima volta ero una bambina, avevo 25 anni. Non ero cosciente come ora. Oggi sono più consapevole, più grande. Questa è poi la canzone giusta: comincia galleggiando, ovvero con una parte più morbida di pezzi, con accordi di pianoforti, e poi c’è tutta la Serena nuova. Sono sicuramente cambiata. In questi anni ho lavorato per presentarmi al meglio, capire cosa mettere a fuoco”. 

Polistrumentista, performer e compositrice. Hai fatto musica soul, l’R&B, jazz ma soprattutto hai una attitudine alla contaminazione. Come si sente una artista sperimentale come te nel regno della canzone nazionalpopolare? 

“Mi prendo un posto, perché sento che ce n’è uno per me. Ognuno di noi fa musica in maniera diversa. Lucio Corsi nella sua, io nella mia. Ci sguazzo, perché faccio cose che non fanno gli altri: porto sul palco la batteria elettronica, la tastierina, strumenti che sono con me da dieci anni nei miei live, poi mi alzo, mi abbasso, gioco, urlo ‘Pino’ perché il brano è dedicato a lui, a Pino Daniele, che è uno degli artisti che più mi hanno ispirato. Insomma sento di avere un ruolo, di essere personale nel fare questo lavoro. Sono felice”. 

 Sarai soddisfatta del tuo Sanremo se..? 

“Se questo brano sarà ballato ovunque”.

Che fase della tua carriera è? Che cosa ti aspetti dopo?

“Gireremo il mondo perché andiamo al Blue note di New York. Andremo a Tokyo, in Asia. Canterò Anema e Core dappertutto. E poi, quando i concerti finiranno, vorrei pubblicare un cofanetto con questa Serena nuova. Sicuramente vorrò fermarmi per mettere un punto a questa fase”.

“Anema e core” di Serena Brancale: testo e significato della canzone di Sanremo 2025

Sei l’unica in gara che celebra l’amore felice, in un festival di cuori infranti. Sei insomma l’unica che fa venire voglia di innamorarsi. Non a caso, sei felicemente innamorata (con Dario Morello, ndr). Nel tuo ultimo post di Instagram scrivi: “Cosa ci fa un pugile con una cantante jazz?”. Lo chiedo a te: cosa ci fa?  

“Sono due ruoli completamente diversi nella vita. E’ bello trovare una persona che non fa il tuo mestiere. Mi dà molta serenità non avere un musicista vicino, anche se ho avuto bellissime storie d’amore con musicisti. E’ molto americana come storia, sembra un film americano: ‘Il pugile con la cantante jazz’. In realtà abbiamo tante cose in comune: amiamo ballare la salsa, cantare insieme in macchina. Lui ama cucinare e io mangiare”.

La vita privata di Serena Brancale: l’età, le origini, il fidanzato

Ieri sera con Alessandra Amoroso l’alchimia era palpabile. Portarla sul palco è stato un nuovo omaggio alle origini pugliesi. Il duetto su “If I ain’t got you” è stato tra i più incantevoli. Come avete lavorato per arrivare al risultato di un mix di voci così esatto?  Vi conoscevate già prima? 

“Io non la conoscevo prima. Ci siamo incontrato grazie a questo invito che le ho fatto. Ho poi scoperto che il brano che le ho proposto, cioè ‘If I ain’t got you’ è il suo preferito. Non sapevo che era entrata ad Amici proprio con questa canzone. Ci siamo sentite per la prima volta in videochiamanta, poi ci siamo incontrate a Milano. Due pugliesi a Milano, sembra una barzelleta. Abbiamo una bella intesa, ci siamo incontrate con i caratteri, è stata una grande fortuna. Tu ti innamori di Alessandra Amoroso cantante, perché non sai come è la persona. Invece è diventata davvero una sorella”.

Fonte : Today