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Beppe Sala parla del futuro dopo la scadenza del secondo mandato come sindaco di Milano, nel 2027. “Io candidato governatore in Lombardia? Perché no, c’è un elettorato moderato da conquistare al Nord. Franco Gabrielli potrebbe entrare in politica”
Tutti se lo chiedono ormai da un po’. Quale sarà il futuro politico di Beppe Sala, sindaco di Milano in scadenza nel 2027 dopo il secondo mandato? Forse potrebbe non essere lontano da Milano, come governatore della Lombardia per il centrosinistra. “Prenderei in considerazione tutto, potendo dare il mio contributo“, ha dichiarato infatti ai microfoni di Radio24. “Quello che ho fatto nella mia vita l’ho fatto senza chiedere un favore a nessuno. L’ho fatto dicendo ci sono, vediamo cosa posso fare”.
Parole che a tutti gli effetti dimostrano un’apertura verso la candidatura al Pirellone, per prendere il posto adesso occupato (anche quello da due mandati) dal leghista Attilio Fontana. “Delle sette regioni sopra gli Appennini, il centrosinistra non ne conquista una da tempo. Non riusciamo a parlare a un ceto produttivo, facciamo fatica a parlare al Nord e prendiamo legnate ovunque. Se non si cambia il modo in cui non ci si rapporta con il Nord non si vince. C’è molto da fare“, è stata la sua stoccata contro i colleghi di partito.
E così, ora, la palla (bollente) passa al Partito Democratico. Che già aveva puntato le proprie carte su Emilio Del Bono, ex sindaco di Brescia e recordman di preferenze nell’ultima tornata elettorale del 2023 con 35.761 voti. Due nomi di peso, quello di Del Bono e quello di Sala, su cui non sarà semplice trovare una quadra.
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Ma il passo avanti del primo cittadino di Milano, a tre anni e mezzo dalle prossime elezioni, smuove già le acque e mette in discussione quello che sembrava già deciso: il manager Sala, moderato (“Senza il centro la sinistra non vince“, ha sempre ribadito), dopo dieci anni di Palazzo Marino e l’esperienza delle Olimpiadi 2026 ha buone probabilità di diventare l’uomo da battere, anche in quello che è ormai tradizionalmente un feudo del centrodestra.
“C’è un elettorato moderato e conservatore che è alla ricerca di un’offerta anche di centrosinistra. Tanto è vero che Forza Italia si prende un 10 per cento“, ha dichiarato ancora. “Io dico, se non si riesce a parlare a una parte di elettorato più moderato e riformista è difficile immaginare di vincere. Spetta al Pd di mettere tutti attorno a un tavolo, se poi si dovesse decidere che non serve e che la proposta deve essere radicale ognuno farà i suoi conti“.
E quindi, bisogna aspettarsi di vedere Sala in Regione e l’ex capo della polizia Franco Gabrielli (consulente speciale per la Sicurezza del Comune di Milano, da poco dimissionario) a Palazzo Marino? “Lui dice di no. Potrebbe però avere un futuro in politica. lo lo spero, anche se lui continua a negare“. Ma le previsioni sul tema finiscono qui. “Ho promesso alla mia parte politica di non intervenire più sul tema del mio successore, perché dopo alcune affermazioni ho suscitato qualche mal di pancia“.
Fonte : Fanpage