Google ha rimosso Pride Month, Black History Month e altre celebrazioni culturali dal suo calendario ufficiale, lasciando visibili solo festività nazionali e osservanze tradizionali. L’azienda giustifica la scelta con motivi organizzativi, ma la decisione arriva in un momento in cui molte big tech stanno rivedendo le proprie iniziative sulla diversity, alimentando il dibattito su una possibile svolta conservatrice nel settore per appoggiare le scelte del presidente statunitense Donald Trump. Dopo aver cambiato il nome del Golfo del Messico su Maps, Google sceglie di modificare anche lo strumento per organizzare eventi utilizzato da milioni di utenti nel mondo.
Le celebrazioni eliminate da Calendar
Niente più Pride Month, il periodo dedicato alla comunità Lgbtq+, niente Black History Month per la storia e cultura afroamericana, niente Women’s History Month che in un mese celebra le scoperte realizzate dalle donne nella storia. Semplicemente spariti. Secondo Google, la decisione è puramente tecnica: aggiornare manualmente centinaia di ricorrenze ogni anno per diversi Paesi era diventato insostenibile. Da metà 2024, il calendario ufficiale mostra solo le festività pubbliche e le osservanze nazionali fornite dal sito timeanddate.com. Chi vuole continuare a vedere questi eventi deve aggiungerli manualmente.
La decisione di Google arriva mentre molte aziende del settore stanno facendo marcia indietro sulle iniziative legate alla diversity. Negli ultimi anni, le aziende della Silicon Valley avevano investito su programmi Dei (Diversity, Equity & Inclusion), ma la pressione politica ha cambiato le carte in tavola. Google stessa ha annunciato che non imporrà più obiettivi di diversity nel reclutamento e interromperà i programmi di formazione dedicati. La ragione ufficiale? Adeguarsi alle nuove regole sulle assunzioni imposte dall’amministrazione Trump. Anche Apple sta rivedendo alcune politiche interne, mentre altre aziende evitano di esporsi per non alimentare tensioni politiche.
Google ha spiegato che continuerà a celebrare eventi culturali su altre piattaforme. Black History Month, ad esempio, ha avuto il suo Doodle su Google Search e una selezione di contenuti su YouTube e Google Tv. Ma il calendario, visibile selezionando l’opzione Holidays in United States nella colonna a sinistra dell’agenda online, si ridimensiona.
Apple segue la mossa di Google Maps
Il cambiamento su Google Calendar non è isolato. La scorsa settimana, gli utenti americani hanno notato che su Google Maps il Golfo del Messico aveva un nuovo nome: Gulf of America. La modifica è stata introdotta dopo un ordine esecutivo di Donald Trump, che ha ufficialmente cambiato la denominazione nel database federale Geographic Names Information System.
Fonte : Wired