Ho letto con grande interesse e ammirato stupore l’intervista rilasciata qualche giorno fa a Wired Italia da Stefano Corsi, project manager del Festival di Sanremo 2025.
Ha parlato di tecno-lampadari, motorizzazioni cinetiche, getti di scintille realizzati con polveri non infiammabili, apparati video e sceno-luminoso che utilizzano software e mediaserver totalmente innovativi, sistemi super evoluti di cybersicurezza. Insomma, un Festival in cui pare siano stati messi in campo gli strumenti tecnologici più avanzati per regalare agli spettatori, dell’Ariston e a casa, un’esperienza all’insegna dell’”eleganza della semplicità e dell’armonia”, per usare le parole dello stesso Corsi
L’unico aspetto non trattato dal project manager del Festival è stata l’accessibilità all’evento. Mi sono detta che, a fronte di un tale dispiegamento di mezzi e risorse, certamente anche su questo ci sarebbero state grandi novità. Da un lato, è innegabile l’attenzione all’accessibilità per le persone con disabilità sensoriale che guardano Sanremo da casa: i sottotitoli, il servizio LIS e l’audiodescrizione sono attivi per tutta la kermesse. Ma visto il grande lavoro che stiamo facendo io e il “Comitato per gli eventi dal vivo accessibili” con il movimento #LIVEFORALL, mi sono chiesta: per chi vuole partecipare in presenza come funziona? Nel Regolamento per l’acquisto dei biglietti per il Festival si legge che l’organizzatore mette a disposizione degli “Utenti portatori di disabilità motoria che comporti l’utilizzo della sedia a rotelle per la deambulazione” (e sorvoliamo sulla terminologia) un numero limitato di biglietti.
Non è fornita alcuna indicazione su quanti siano questi biglietti, né su come siano acquistabili. Sarà a sorteggio? A chi arriva prima? Ma non è tutto.
Il Regolamento richiede espressamente che la persona non si limiti a produrre l’attestazione di disabilità, ma fornisca un certificato medico comprovante “l’obbligo di utilizzo di sedia a rotelle”. Onestamente, un tale bizantinismo non si era mai visto. E non solo. Per le persone con disabilità, e solo per loro, è prescritto l’obbligo di acquistare due biglietti, uno per sé e uno per il proprio accompagnatore. In pratica, sarei costretta ad essere accompagnata e acquistare 2 biglietti, che se per le prime 4 serate dovrebbero costare 200 euro, per la finalissima a quanto pare arrivano a 730 euro a biglietto per la platea. Totale: 1.460 euro se “voglio” assistere alla finale di domani. Ma perché poi non posso scegliere di andare al Festival in beata solitudine?
Fonte : Wired