Nel mondo dei chitarristi rock ci sono alcuni dei più grandi collezionisti di chitarre, veri appassionati del proprio strumento capaci di spendere cifre enormi per procurarsele. Uno dei più celebri è Slash che ha anche pubblicato in un libro illustrato di 345 pagine, The Collection, tutta la sua collezione di Gibson. Il bluesman Joe Bonamassa ha una collezione immensa (si dice abbia circa 650 chitarre, tra cui alcuni modelli rari di Gibson Les Paul e Fender), ha ammesso di non suonarle mai e di conservarle: “Come in un museo. Alcune hanno ancora le corde originali, se sei un vero collezionista vuoi sempre avere i tuoi pezzi nelle migliori condizioni. Non c’è bisogno di toccarle e disturbarle. È una passione così grande che ho chiamato la mia raccolta Nerdville”.
Anche Kirk Hammett dei Metallica è un grande collezionista, si concentra soprattutto sui modelli di ESP, chitarre e bassi originariamente prodotte in Giappone e poi trasferitesi in California, dove è diventato uno degli strumenti preferiti della scena metal, ma ha acquistato anche la leggendaria “Greeny”, la Gibson Les Paul del 1959 di Peter Green dei Fleetwood Mac. Jerry Cantrell, icona grunge con gli Alice in Chains invece ha detto di non aver mai speso troppo per le sue chitarre: “Ne ho al massimo un centinaio, mi piace comprarle ma non sono certo come Kirk! L’ultima che ho preso è una Gibson Flying V rosa”. In una intervista recente, Slash però si è mostrato pentito della sua scelta: “Non vale la pena spendere così tanti soldi per qualcosa. Mi sono reso conto che c’è una linea da non superare: è giusto cercare la qualità, ma non spendere una quantità esorbitante di soldi”.
Fonte : Virgin Radio