Mette una matita nel sedere di una studentessa, tocca e molesta le compagne: professore condannato

Avrebbe messo una matita nel sedere di una sua studentessa e poi le avrebbe detto: “Non ti piegare, che mi istighi”. Per questo e per altri atti un professore di una scuola superiore di Torino è stato condannato ieri, 13 febbraio, dalla corte d’Appello a un anno di carcere (pena sospesa con la condizionale). Violenze e molestie sessuali le accuse contro di lui. Gli episodi sono andati avanti fino al 2021 quando otto alunne, tra i 17 e i 18 anni, hanno deciso di denunciarlo. 

“Perché sei lesbica? Sei sprecata”

L’uomo avrebbe più volte molestato le ragazze, alcune minorenni, con atteggiamenti e frasi del tipo: “Perché sei lesbica? Sei sprecata”, avrebbe detto a una sua allieva. Ma l’uomo si sarebbe spinto fino a violentare sessualmente le studentesse, come nel caso della matita nel sedere. A un’altra ragazza ancora avrebbe sfiorato l’ombelico. Le ragazze hanno testimoniato che gli episodi avvenivano sempre durante le lezioni del docente. In primo grado il tribunale aveva considerato tutte le azioni come molestie sessuali. In appello, la corte ha configurato alcuni atti come violenze. Se la condanna sarà definitiva, all’uomo sarà interdetta ogni attività con i minori. L’inchiesta è stata guidata dalla pubblico ministero Delia Boschetto. Gli avvocati delle ragazze sono Francesca Violante, Alessandro Bellina e Simona Crosetto.

La difesa: “Così non venivano svestite”

L’uomo durante il processo si è difeso sostenendo che ogni sua condotta era in buona fede. Inoltre, per il professore il suo linguaggio era solo in apparenza fuori luogo. Il fine era di far capire alle ragazze che non bisognava andare “svestite” in classe. Il docente è assistito dai legali Laura Piera Cavallo e Francesco Crimi.

Continua a leggere su TorinoToday

Fonte : Today