Cosa sappiamo dell’alloggio Aler ottenuto a Milano dall’ex portiere Stefano Tacconi

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Stefano Tacconi in circa 7 mesi ha ottenuto un alloggio Aler nell’hinterland ovest di Milano e un trasferimento in un’abitazione nella periferia sud-est della città. Come ha spiegato la consigliera regionale Carmela Rozza (Pd) a Fanpage.it, “ci sono famiglie in attesa da diverso tempo perché non c’è disponibilità”.

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Stefano Tacconi (foto da Getty)

Stefano Tacconi (foto da Getty)

In sette mesi, da aprile a novembre del 2023, la famiglia di Stefano Tacconi ha ottenuto prima una casa Aler nell’hinterland di Milano (che sarebbe stata da oltre 80 metri quadri) e poi il trasferimento in un’altra abitazione nella periferia sud della città. Stando al regolamento dell’Azienda lombarda di edilizia residenziale, un utente può chiedere il cambio di alloggio solo 12 mesi dopo la firma del primo contratto, ma può ottenere deroghe in base allo stato di salute. “Condizione che”, secondo la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, “non sussisterebbe in questo caso poiché l’invalidità dell’ex portiere della Juventus e della Nazionale era sopraggiunta prima della chiusura del bando”. “Il tema è che le persone non dovrebbero aspettare quattro anni per ottenere un cambio alloggio”, ha commentato Rozza a Fanpage.it, “se Aler è stata capace di muoversi così in fretta per Tacconi, perché non lo fa anche con gli altri?”.

L’assegnazione del primo alloggio Aler e il trasferimento in 7 mesi

Tacconi, dopo aver giocato in porta ad altissimi livelli arrivando a vincere tutto con la Juventus e aver tentato la carriera politica a Milano, nell’aprile del 2022 era stato colpito da un aneurisma cerebrale che lo ha costretto per diversi mesi su una sedia a rotelle. Come riportato da Il Giorno, Laura Speranza, moglie dell’ex calciatore perugino classe ’57, i Tacconi hanno partecipato al bando per l’assegnazione di un alloggio Aler che si è chiuso il 17 aprile del 2023.

Risultata idonea ed entrata nella graduatoria pubblicata il 5 maggio, la famiglia ha stipulato il primo contratto il 7 luglio dello stesso anno. Come appreso da Fanpage.it, l’abitazione che era stata assegnata ai Tacconi sarebbe stato un appartamento ristrutturato da oltre 80 mq in un comune dell’hinterland ovest di Milano, al quarto piano di un palazzo dotato di ascensore. Tuttavia, già a settembre l’ex portiere ha chiesto un cambio alloggio, firmando il nuovo contratto a novembre per un appartamento della stessa metratura nella periferia sud-est di Milano.

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Rozza: “Le persone non possono aspettare 4 anni per avere una casa”

“Di norma, a una famiglia che chiede il cambio alloggio viene assegnata un’altra abitazione nella stessa zona“, ha commentato Rozza: “Un articolo del regolamento Aler dice che un inquilino può chiedere una deroga ai 12 mesi di attesa per il trasferimento se la condizione di invalidità interviene dopo il primo contratto, ma non è questo il caso visto che Tacconi aveva la condizione di handicap prima dell’assegnazione“.

Come appreso da Fanpage.it, l’ex portiere avrebbe ottenuto il trasferimento in quanto il primo alloggio si sarebbe rivelato non idoneo a una persona costretta sulla sedia a rotelle. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, Aler sostiene che queste possono variare sensibilmente in base alla disponibilità al momento della richiesta. “Stiamo parlando di un appartamento da oltre 80 mq”, ha dichiarato Rozza, “uno degli alloggi più difficili da individuare e tra i più richiesti. Ci sono famiglie in attesa da diverso tempo perché non c’è disponibilità di questi appartamenti. Le risposte di Aler dovrebbero essere uguali per tutti, le persone non possono aspettare quattro anni per avere una casa”.

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Fonte : Fanpage