Il primo segnale, nella storia della morte di Gabby Petito, che qualcosa non andasse venne dal suo improvviso scomparire dai social. La giovane americana aveva iniziato un viaggio in van col proprio fidanzato Brian Laundrie il 2 luglio 2021, documentando passo passo il felice itinerario condiviso; il 27 agosto, però, scomparve nel nulla. Subito i sospetti prima sulla sua scomparsa e poi sul suo omicidio si concentrarono proprio su Laundrie, a un certo punto a sua volta misteriosamente volatilizzato nel nulla. Data la massiccia presenza online di Petito, al caso della sua sparizione si interessarono utenti social da tutto il mondo, trasformati nei cosiddetti armchair detectives (investigatori da poltrona), che analizzando video, geotag, immagini di telecamere di sorveglianza e mappe di Google Maps formularono diverse ipotesi, addirittura teorie della cospirazione ma, in qualche caso, anche piste interessanti per le forze dell’ordine che investigavano sul caso. Ora una docuserie in tre parti, American Murder: Gabby Petito, disponibile dal 17 febbraio su Netflix, ricostruisce l’intera vicenda.
Utilizzando messaggi, video ed estratti dai diari della stessa Petito, la serie documentario vuole fare luce su una storia che non è solo il tipico (e purtroppo appassionante) sviluppo da true crime, ma anche uno spaccato di ciò che sono le nostre vite continuamente esposte sui social oggi. Tutto partì appunto da un road trip che, organizzato con mesi di anticipo, Petito e Laundrie avevano organizzato per l’estate 2021. I due si erano messi insieme dopo il diploma e si erano trasferiti da New York in Florida, dove viveva la famiglia di lui; dopo aver inizialmente accarezzato l’idea del matrimonio, l’avevano accantonata appunto per il progetto di camperizzare un van e partire a bordo di esso a esplorare l’America in lungo e in largo, anche raccontando il viaggio sulle stories e sui post social. Partiti il 2 luglio, appunto, dopo aver visitato luoghi iconici come il Monument Rocks e il Bryce Canyon, i due sono stati visti insieme l’ultima volta il 27 agosto a Jackson, Wyoming, mentre l’ultimo post social di Petito risaliva al 25 agosto.
Fonte : Wired
