Trump annuncia dazi reciproci e minaccia la Ue: “Sul commercio è brutale”

Alla fine l’atteso annuncio, anticipato sui social del neo-presidente americano, c’è stato. Oggi, giovedì 13 febbraio, Donald Trump ha annunciato dallo Studio Ovale della Casa Bianca l’avvio del piano di “dazi reciproci”. “Se gli altri Paesi tasseranno i nostri prodotti – ha detto – noi tasseremo i loro, è molto semplice”. 

E la mossa sembra indirizzata soprattutto verso gli alleati europei, con le parole di Trump che lasciano pochi spazi a interpretazioni: “Gli alleati degli Stati Uniti si comportano spesso peggio dei nostri nemici” in termini commerciali” ha affermato Trump, sottolineando poi che l’Unione Europea “è assolutamente brutale” sul commercio. “Tutti noi amiamo l’Europa, i paesi europei, ma l’Unione Europea è stata estremamente dura sul piano commerciale” ha detto il presidente americano parlando ai giornalisti, specificando poi che i “dazi reciproci” verranno applicati indifferenziatamente a tutti i paesi che si rapportano commercialmente con gli Usa. 

Quando scatteranno i dazi reciproci e quando quelli su auto e farmaci 

E c’è anche una data. I dazi reciproci di Donald Trump potrebbero scattare il 2 aprile. Lo ha detto Howard Lutnick, nominato da Donald Trump ministro al commercio, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Lutnick si è impegnato a completare uno studio sui dazi reciproci entro l’1 aprile, prima che entrino in vigore.

Ma il presidente americano è costretto anche ad ammettere che la nuova politica commerciale degli Stati Uniti potrebbe avere un costo anche per i consumatori americani. “I prezzi potrebbero salire”. Trump ha espresso però fiducia che, nel lungo periodo, i benefici della nuova politica doganale superereanno i costi e nel lungo periodo “i prezzi scenderanno”. 

E ai dazi già previsti potrebbero aggiungersi anche quelli sulla farmaceutica e sulle automobili con Trump che ha confermato che “arriveranno presto”.

Insomma, dopo le recenti misure che hanno colpito prevalentemente l’acciaio e l’alluminio, e che hanno innescato la diretta risposta europea, il presidente americano, continua l’escalation commerciale del nuovo inquilino della Casa Bianca. Dove possa condurre è, al momento, oggetto di più di una preoccupazione, anche per gli storici alleati di Washington. 

Fonte : Today