È Milano è la città più “camminabile” al mondo secondo Nature

Un’analisi appena pubblicata su Nature ha stabilito che Milano è la città più “camminabile” tra le metropoli con più di 500mila abitanti a livello mondiale. I residenti possono raggiungere tutti i servizi principali in media in sette minuti a piedi. La ricerca, condotta da Matteo Bruno e colleghi dei Sony computer science laboratories (Csl) di Roma, ha analizzato i tempi medi di percorrenza pedonale verso una serie di destinazioni chiave – come scuole, ospedali, supermercati, ristoranti, uffici pubblici – in oltre 10mila città del pianeta. E il capoluogo lombardo risulterebbe imbattibile, con il 98% dei residenti che può soddisfare ogni bisogno primario a meno di 500 metri da casa. Un dato sorprendente, che diventa ancor più significativo se si considera che nella top 10 trovano posto altre due città italiane: Firenze, sesta con una media di 8 minuti a piedi per i servizi chiave, e Bologna, nona con il 95% degli abitanti in “quartieri a 15 minuti”, ovvero il modello urbano, promosso da urbanisti come Carlos Moreno, in cui tutti i bisogni quotidiani possono essere soddisfatti entro un quarto d’ora di cammino da casa.

Il dominio delle città europee

Milano, Firenze e Bologna non sono però le uniche eccellenze europee in fatto di “camminabilità”. Subito dietro al capoluogo lombardo si piazzano infatti due città francesi: Parigi, con una media di 7,5 minuti a piedi per i servizi essenziali, e Lione, con 7,8 minuti. Seguono la spagnola Barcellona (8,2 minuti) e la svedese Stoccolma (8,5). Fuori dai confini continentali, le uniche città in grado di reggere il confronto sono le giapponesi Kyoto (8,7 minuti) e Kobe (9,2). Più staccate le asiatiche Singapore (12 minuti) e Hong Kong (14 minuti), comunque ben posizionate rispetto alla media globale.

Colpisce invece l’assenza di città statunitensi, canadesi e australiane nella parte alta della classifica. I centri urbani del Nord America e dell’Oceania, pur essendo spesso ai vertici per qualità della vita, pagano lo scotto di un modello di sviluppo basato sulla bassa densità abitativa e sull’uso estensivo dell’automobile. Emblematico il caso di Los Angeles, dove il tempo medio di percorrenza a piedi verso i servizi essenziali supera i 20 minuti. Ma anche metropoli come New York (18 minuti), Sydney (17 minuti) e Toronto (16 minuti) restano ben lontane dai livelli di “camminabilità” delle città europee e asiatiche.

Come rendere le città più “camminabili”

Ma lo studio dei Sony Csl non si è limitato a misurare lo stato dell’arte. I ricercatori hanno infatti sviluppato un algoritmo in grado di suggerire come rendere una città più “camminabile” attraverso una diversa distribuzione dei servizi sul territorio. Applicando questo modello a 53 metropoli, sono emersi risultati interessanti.

A Parigi, per esempio, basterebbe ricollocare il 5% delle attività per ridurre di 2 minuti il tempo medio di percorrenza a piedi e far salire al 97% la quota di abitanti in “quartieri a 15 minuti”. A Rio de Janeiro, spostando alcuni servizi dalle aree costiere alla zona nord, si dimezzerebbe la media degli spostamenti pedonali da 25 a 12 minuti. E a Melbourne, redistribuendo le risorse in modo più uniforme, si potrebbe portare dal 42% al 91% la percentuale di residenti a meno di un quarto d’ora a piedi da tutto.

Fonte : Wired