Si al bosco di Pietralata, no allo stadio della Roma: protesta pure l’associazione di Di Battista

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Le associazioni che protestano contro lo stadio della Roma, tra cui anche Schierarsi, fondata da Alessandro Di Battista, hanno piantato alberi nell’area di Pietralata destinata al nuovo impianto sportivo.

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Un’azione di protesta per ribadire il no allo stadio della Roma e il sì alla tutela del verde a Pietralata. E tra le associazioni che hanno rivendicato il blitz c’è anche ‘Schierarsi’, fondata da Alessandro Di Battista, ex Movimento 5 Stelle. Le altre sono Anonima Riforestazioni, Si Parco No Stadio, Fridays for Future, Ecoresistenze, Potere al Popolo, Donne de Borgata e Circolo Arci Pietralata.

Gli attivisti hanno informato sui social di aver piantato lecci, frassini olmi e bagolari “dove il Comune vorrebbe autorizzare la cementificazione per costruire un inutile stadio”. La vicenda è nota e l’abbiamo riassunta ieri: nell’area dello stadio della Roma c’è un bosco che andrebbe tutelato, secondo i comitati. Per il Comune quest’area verde non è in alcun modo censita in documenti ufficiali e in ogni caso non sarebbe da proteggere. Anche perché, è il ragionamento del Campidoglio, il progetto della società giallorossa prevede come compensazione un grande parco urbano nei dintorni dello stadio. Secondo i comitati, tuttavia, quel bosco esiste ed è menzionato anche in alcuni documenti ufficiali. In effetti, come hanno mostrato le telecamere di Fanpage.it, un’area verde a Pietralata sicuramente esiste. Dopo ricorsi ed esposti, saranno i giudici a stabilire se gli alberi del misterioso bosco devono essere tutelati oppure no.

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Quella di Pietralata, spiegano gli attivisti, “è una zona soggetta a ondate di calore e a bombe d’acqua, considerata a rischio anche secondo il piano di adattamento al cambiamento climatico di Roma capitale. Anonima Riforestazione ha accolto la richiesta dei comitati per riforestare l’area. Ci opponiamo alla cementificazione. Affermiamo l’importanza delle vere opere strategiche per i quartieri, come l’edilizia popolare e gli ospedali; Non possiamo lasciare che il cemento predatorio messo in campo col Giubileo diventi la normalità nei nostri quartieri. Oltre a difendere il verde che hanno intenzione di abbattere, sosteniamo che Roma abbia bisogno di ancora e ancora più alberi, parchi pubblici, fruibili da tutti, mantenuti con costanza. Il nostro modo di opporci è piantare alberi. Prodotti, finanziati, e mantenuti dalla cittadinanza stessa che ha deciso di difendersi indipendentemente”.

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Ancora: “Difenderemo il bosco e le nuove piante dalle minacce degli speculatori. Unisciti alla nostra battaglia contattando qualsiasi delle associazioni che rivendicano quest’attentato verde.Continuiamo a fare rete e presidiare i territori, verso la grande manifestazione regionale del 1 marzo”.

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Fonte : Fanpage