Sanremo 2025, Irama: “Emozionato per il mio primo concerto a San Siro”

Si chiama Lentamente il brano che Irama porta in gara al Festival di Sanremo (GUARDA LO SPECIALE – RIVIVI LA DIRETTA). Riprendendo l’immaginario del video che raffigura una battaglia medievale con due cavalieri romantici che lottano per l’amore come l’unica soluzione possibile a tutte le guerre, Irama annuncia, in una piazza a Sanremo cantando al pianoforte circondato dagli guerrieri, il suo primo concerto allo Stadio San Siro di Milano previsto per l’11 giugno 2026. La notizia arriva in concomitanza con il secondo sold out delle date di Milano all’Unipol Forum di Assago previste per il 21 e 23 maggio. Il 22 luglio sarà invece al Rock in Roma all’Ippodromo delle Capannelle, mentre il 2 ottobre si esibirà all’Arena di Verona dove porterà live tutte le hit che gli hanno fatto collezionare 53 dischi di Platino e 4 oro e oltre 2,5 miliardi di streaming. Tutti gli eventi sono organizzati da Vivo Concerti. 

Filippo partiamo dal tuo debutto nella Scala del calcio.
Nel 2026 ci sarà il mio primo San Siro, nel frattempo i palazzetti sono sold out e anche Arena è piena. Ho scelto di dare l’annuncio a Sanremo per essere protetto dal vero San Siro. Sono contento ed emozionato, sta andando tutto bene.

Martedì sera ti è dispiaciuto non essere entrato nella cinquina?

Dire che ci sono rimasto male sarebbe sbagliato ma dico anche che è colpa tua perché votava la sala stampa dunque anche se non sono finito in cinquina ti, vi invito a San Siro.

Assolutamente. Che sensazioni hai avuto?
Ho ricevuto tanti messaggi d’amore ed è sempre una bella botta di emozione.

Lentamente è una canzone intima.

Racconto cose intime perché alla musica non sfuggi. Non credo negli orpelli, ad esempio ne La Ragazza con il Cuore di Latta racconto di un abuso, ognuno ha una sua forma di narrazione.

La piuma degli esordi?
Non la indosso più ma la piuma c’è sempre, ha rappresentato la mia crescita e mi ha aiutato psicologicamente.

Dove sono diretti i tuoi orizzonti artistici?
Più cresco più mi concentro sulla musica dal vivo. Credo nel tempo e nella crescita. Anni fa potevo fare i palazzetti e invece ho iniziato dai club per fare un percorso. Sono ambizioso ma nel rispetto dei tempi.

Sanremo è anche pettegolezzi.
Da piccolo nel gossip mi ci sono trovato. Oggi non giudico ma cerco di restarne fuori.

Se vinci andrai all’Eurovision…
Lo so ma ho una opportunità in più perché Shablo mi ha detto che se vince mi lascia il suo posto.

Oggi molti artisti, soprattutto giovani, soffrono di depressione.
Io ho iniziato a 18 anni e oggi a volte vedo dei ragazzini in gara che vengono demoliti e non è un atteggiamento costruttivo. Poi quelli che li accusano sono gli stessi che condannano il cyberbullismo. Noi siamo i primi a dare l’esempio: io ho beccato valanghe di cose cattive ma ho il pelo, c’è invece chi è sensibile. Bisogna incentivare i giovani a fare musica non a demolirli.

Cosa è la musica?
E’ arte ed è soggettiva anche se viene vissuta come collettività. A me la scelta dei piccoli passi ha portato bene. Il nostro mercato purtroppo impone una velocità disarmante. Ho vissuto problemi quando ho ricevuto il primo disco d’oro a 18 anni poi il successo è arrivato a 20. Devi imparare a gestire le situazioni. Io ho una famiglia bellissima e avere genitori che ti stanno vicini è importante. Occorrono poi fortuna, sensibilità…a 18 mi hanno scritto che ero una meteora. La famiglia aiuta a non volare in alto e se cadi ti aiuta. Ed è anche per questo che posso dire che oggi ho una carriera decennale.

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Fonte : Sky Tg24