Sanremo, il meglio e il peggio della seconda puntata. Damiano travolge. Balti ispira. Malgioglio prevedibile

Usciamo dai ritmi serrati della prima puntata. Il giorno numero due del Festival di Sanremo 2025 si prende un po’ più di libertà. Sarà che c’è Malgioglio che ammette di non volere copioni per godersi Sanremo senza pressioni esterne. Sarà che c’è Nino Frassica e quando c’è lui non ridere è impresa impossibile. Sarà che c’è Bianca Balti che senza capelli e senza retorica ci dà una grande lezione di vita e comunicazione della malattia. E sarà anche che tutti e 15 big in gara hanno già preso confidenza con il palco dell’Ariston, ma questa serata sembra essere un po’ un’occasione per prendere fiato, per godersi la tranquillità prima della tempesta e lasciarsi andare un po’ di più. Sembra esserlo soprattutto per chi è parte integrante dello show. Forse un po’ meno per lo spettatore che aspetta il colpo di scena ma non lo trova. 

Damiano David un gigante (e forse meglio senza Måneskin)

Senza il resto dei Måneskin Damiano David è un gigante solitario. Ed è talmente potente che dei componenti mancanti della sua band non sentiamo neanche la mancanza. Anzi, quasi ce ne dimentichiamo. Perché quando Damiano apre bocca e canta, tutto il resto scompare. David incanta, travolge, emoziona, è un pugno allo stomaco. Canta in bianco e nero, di pancia, con l’anima. Canta Lucio Dalla, la sua “Felicità” e per qualche minuto tutto si ferma. Non sentiamo la mancanza del rock, delle urla e degli atti di ribellione ma restiamo immobili e letteralmente incantati davanti a una voce che non ha bisogno di sovrastrutture, né di altri accompagnatori. C’è lui, la sua potenza e tutto il resto scompare. 

Bianca Balti senza capelli: audace e potentissima 

Le interessa divertirsi, nient’altro. E Bianca Balti ha fatto esattamente quello che voleva in questa seconda puntata di Sanremo 2025. Si è goduta ogni attimo e si è mostrata senza tabù. Audace, divertita, spensierata, alleggerita da ogni forma di aspettativa sociale. Bianca Balti riesce a fare quello che, spesso, chi non si trova in una condizione “estrema” non riesce a fare: vivere per il solo piacere di vivere. Ma quando cambia la tua scala di valori lo spreco di energie sulle paranoie, la paura, la pressione, le aspettative, il dovere fare bella figura vanno in secondo piano. L’unica cosa che conta, quando ci si rende conto che la vita ha un tempo contato, è divertirsi, sorridere e godere di ogni attimo, anche il più insignificante. 

Bianca Balti senza parrucca a Sanremo: così abbatte tutti i tabù

Malgioglio prevedibile ma la complicità con Conti è un conforto

Doveva essere il Festival degli amici. Lo aveva detto Carlo Conti fin da prima dell’inizio di Sanremo 2025. E così è stato. Accanto al conduttore toscano, infatti, se ieri c’erano due grandi amici, oltre che colleghi, Antonella Clerici e Gerry Scotti, oggi c’è il suo grande compagno di avventure a Tale e Quale Show, Cristiano Malgioglio. I due si divertono, si conoscono, si prendono in giro proprio come due amici di vecchia data. Opposti ma indispensabili. Prevedibili ma confortanti proprio per questo. 

Carlo Conti si lascia andare (ma non troppo) 

Se ieri era stato un orologio svizzero, andando perfino in anticipo rispetto alla scaletta, oggi Carlo Conti si lascia andare un po’ di più (ma non troppo). Canta, perfino, intonando Champagne di Peppino di Capri, sistema lo strascico di Cristiano Malgiogio, diventa un tenero papà quando prende il braccio il piccolo Alessandro Gervasi, protagonista del nuovo film dedicato a Di Capri. Ma oltre a questo niente più. La sua conduzione resta molto lineare, fluida, professionale interrotta solo da qualche piccola gag. Ma nel complesso nessuno sconvolgimento emotivo. 

Fedez smette di avere paura del palco dell’Ariston (finalmente)

Questa seconda serata di Festival sembra avere fatto bene un po’ a tutti. C’è chi si emoziona, come Francesca Michelin, chi si rilassa e chi, finalmente, smette di avere paura del Palco dell’Ariston. Parliamo di Fedez. Sono lontani i tremori di ieri sera, la tensione, la paura negli occhi (nerissimi di proposito). Fedez si lascia scappare perfino un sorriso a fine esibizione, è meno impietrito, si butta a terra e sputa fuori tutte le emozioni del suo brano che, va detto, è davvero notevole. E, al di là del gossip, è un piacere vederlo in un canto libero e liberatorio. E non è un caso se è finito tra i cinque cantanti più votati della serata.

Tutto liscio ma manca un po’ di “zing”

Tutto scorre liscio in questa seconda puntata di Festival, niente stravolge ma tutto conforta nella sua prevedibilità. Non è un Festival dell’inaspettato quello di Carlo Conti, non è uno show, né un luogo di gossip. Non è un’officina di scandali, di polemiche o risvolti di trama. È un festival classico che punta l’attenzione per lo più sulla musica e anche se tutto questo potrebbe risultare “noioso” a noi che siamo davanti alla tv non è per forza un male, se ci si pensa bene. 

Sanremo: la top 5 della seconda serata

Fonte : Today