Chrome ora individua le password deboli e le sostituisce

Google sta allestendo uno strumento potenzialmente molto utile per il suo browser Chrome ovvero un’intelligenza artificiale pensata appositamente per salvaguardare le password d’accesso a siti e portali. Le credenziali salvate in piattaforma vengono infatti analizzate dall’AI che comprende se sono troppo deboli e semplici da violare. In seconda battuta, ne suggerisce di nuove che possano garantire una protezione più solida contro i pericoli del web.

Il primo a scoprire questa nuova opzione in corso di studio è Leopeva64, che ha pubblicato su X (vedi sotto) alcune schermate sulla novità, che per il momento è conosciuta come Automate password Change ovvero cambio automatico delle password. Il nome è piuttosto esplicativo, dato che descrive uno strumento in grado da un lato di comprendere quando una parola chiave è inadeguata, magari perché troppo semplice oppure perché parte dei database di quelle note per essere state violate. Dall’altra propone alternative più complesse e sicure. Il tool entra in azione quando si è pronti al login, aprendo una finestrella che offre la possibilità di miglioramento delle protezioni d’accesso.

X content

This content can also be viewed on the site it originates from.

La novità migliora quanto visto finora, perché già da oggi si poteva ricevere un avviso dal manager delle password interne sul fatto che alcune credenziali potrebbero essere compromesse, mentre con questa funzione c’è un’azione più precisa e localizzato. Come si può ben comprendere, tutto è criptato e non è visibile se non da chi sta agendo in quel momento su Chrome. Chi volesse provare il sistema deve scaricare la versione Canary di Chrome (ovvero l’edizione per sviluppatori), quindi digitare chrome://flags nella barra degli indirizzi e quindi attivare due opzioni (improved password change service e mark all credential as leaked). Tutto potrebbe diventare poi ufficiale e diffuso alla platea globale nei prossimi mesi oppure essere integrato tra le funzioni nascoste accessibili dalla barra degli indirizzi del browser di Google.

Fonte : Wired