Red Hot Chili Peppers, John Frusciante: “Fu Jimmy Page a farmi tornare la voglia di suonare”

Fin dal loro totale dominio della scena rock degli anni ’70, i Led Zeppelin sono stati acclamati come uno dei gruppi rock più grandi di tutti i tempi. Jimmy Page, con il suo stile e il suo approccio unico allo strumento, ha dato un’ispirazione irripetibile a generazioni di chitarristi, una vera e propria school of rock.

Uno di questi è John Frusciante, il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, entrato nella band per la prima volta a soli diciannove anni nel 1989. Frusciante non ha mai nascosto la sua totale ammirazione per il chitarrista dei Led Zeppelin tanto da arrivare a dichiarare nel 2004, durante la consegna a Jimmy Page del “Maestro Award” ai MOJOs, che il chitarrista era  “la prima persona che gli aveva fatto venir voglia di suonare“. 

Page è stato anche il chitarrista che, indirettamente, ha dato l’aiuto necessario a Frusciante nel risollevarsi dopo una crisi di fiducia e il crollo della sua vita professionale. Stanco della routine e della fatica di suonare i brani dei Red Hot, lasciò il gruppo e presto cadde in un abisso fatto di abuso di droghe e disperazione. Tuttavia, erano stati proprio loro i Led Zeppelin a ispirarlo a suonare in primo luogo, e furono proprio loro ad aiutarlo a rialzarsi e suonare di nuovo.

Stranamente brano che diede modo a Frusciante di trovare nuovamente l’ispirazione fu “I Can’t Quit You Baby“, pubblicato in una nuova versione nel 1982 all’interno dell’ultimo album pubblicato dalla band, due ani dopo il loro scioglimento, Coda. Seduto da solo in casa, Frusciante ha suonato e improvvisato per ore su quella registrazione, e quando riuscì a incontrarsi con Page capì che era pronto a tornare in pista e in studio. “Pensai che se fossi riuscito a farlo, che sarei stato abbastanza bravo da tornare in studio“.

Ma se Coda e “I Can’t Quit You Baby” in particolare furono l’album e il brano più importanti professionalmente per Frusciante, è un altro album dei Led Zeppelin quello che occupa lo spazio più grande e importante nel suo cuore. Anni fa, quando compilò una lista dei suoi 40 album preferiti inserì anche “Led Zeppelin II” del 1969, che contiene alcune delle canzoni più famose e durevoli del gruppo, come “Whole Lotta Love”, “Ramble On” e “Moby Dick”.

Fonte : Virgin Radio