video suggerito
Il quartiere Dateo fa da sfondo a “Sorriso”, una delle canzoni più famose del cantante indie Calcutta, che in questa zona ambienta la sua nostalgia per un’amica-amante perduta. Un bilocale qui costa sui 190mila euro, mentre gli affitti oscillano attorno ai 615 euro.
Piazzale Dateo
Ci sono i treni, le rotaie, le persone in attesa sulle banchine, i fili dell’alta tensione e le case anni ’20. La Milano di Calcutta è la città dell’espediente, quella di chi si arrangia vivendo ai margini di un mondo immenso, quella di chi, nella periferia della metropoli veloce, sa trovare un motivo di vita. É questa l’aria che l’artista indie respira quando canta la canzone “Sorriso“, un inno ai rapporti profondi e lontani che racconta di una “Milano Dateo, sulla mappa neo“.
Il quartiere Dateo, in effetti, non è molto grande, ma unisce praticità e un certo fascino residenziale. Un grosso punto a favore sono anche i collegamenti: la zona infatti è dotata di tutto, dal passante ferroviario alla nuovissima stazione della metropolitana M4. Nonostante non sia una zona centrale, piazza Duomo dista appena 3 chilometri: una quindicina di minuti in macchina senza traffico.
Secondo le stime del sito Immobiliare.it, vivere qui ha una prezzo molto più basso della media cittadina: gli appartamenti in piazzale Dateo costano 3.163 euro al metro quadro, contro i 5.421 euro del resto della città. Per acquistare un bilocale di medie dimensioni (attorno ai 60 metri quadri) servirebbero quindi più o meno 190mila euro. Anche gli affitti sono la metà che altrove: 10,25 euro al metro quadro contro la media cittadina di 22,52. Lo stesso bilocale verrebbe quindi a costare, in affitto, sui 615 euro al mese.
Fonte : Fanpage