È l’asteroide 2024 YR4 il vero protagonista delle osservazioni spaziali di questo periodo. Il corpo celeste, infatti, è al centro di un attento monitoraggio da parte dell’ufficio di difesa planetaria dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Scoperto di recente, l’asteroide è largo tra i 40 e i 100 metri circa ed in un primo momento è stato riferito avesse pochissime probabilità di colpire la Terra nel 2032: si è stimato, con una probabilità di quasi il 99%, che possa transitare in sicurezza vicino al nostro Pianeta il 22 dicembre 2032. Sebbene un possibile impatto non possa essere totalmente escluso. In realtà, però, i numeri legati alla probabilità che l’asteroide 2024 YR4 possa colpire la Terra nel 2032 sono stati leggermente modificati, visto che l’ultimo bollettino della Nasa ne ha rialzato di poco la cifra, stimandolo al 2,3%. Intanto, però, è quasi tutto pronto per il primo ciclo di osservazioni che sarà condotto dal telescopio spaziale James Webb all’inizio di marzo, con l’obiettivo di definire in maniera più specifica le dimensioni del sasso cosmico.
La stima sulle dimensioni dell’asteroide
La stima attuale, rispetto alle dimensioni di 2024 YR4, non è cambiata molto da quando l’asteroide è stato scoperto, ovvero nel dicembre scorso. Il motivo è che, fino ad oggi, gli esperti hanno potuto studiare il corpo celeste solo tramite la luce visibile che riflette dal Sole. In generale, comunque, più l’asteroide risulta luminoso, più le sue dimensioni sono estese, sebbene tale relazione sia correlata direttamente rispetto a quanto è riflettente la sua superficie. In sostanza 2024 YR4 potrebbe essere largo 40 metri e riflettere molta luce, oppure potrebbe essere largo quasi 100 metri e riflettere poca luce. Per questo motivo l’opera del telescopio Webb, gestito dalle agenzie spaziali europee, oltre che da quelle di Usa e Canada, potrebbe consentire di avere a disposizione dati ancora più precisi anche attraverso lo studio della luce infrarossa emessa dall’asteroide.
Le osservazioni in programma
Nel dettaglio, tali osservazioni sono effettuate con lo strumento NIRCam di Webb che dovrebbero riuscire ad integrare i dati termici dello strumento “Miri”, proponendo anche ulteriori misurazioni della posizione dell’asteroide una volta che sarà fuori dalla portata dei telescopi terrestri. Come detto, il primo ciclo di osservazioni partirà con l’inizio di marzo, momento nel quale l’asteroide diventerà osservabile da Webb e apparirà al massimo della propria luminosità. Una ulteriore sessione sarà in programma a maggio con l’obiettivo di comprendere come sarà cambiata la temperatura di 2024 YR4 durante il suo allontanamento dal Sole. Oltre che per fornire le misurazioni finali dell’orbita dell’asteroide prima che scompaia definitivamente dalla vista umana, cioè fino al 2028. Ad oggi, stando alle previsioni degli esperti dell’Agenzia spaziale europea, “la possibilità di impatto è molto ridotta e l’asteroide risulta piuttosto piccolo”. Tanto che “gli effetti di un potenziale impatto sarebbero su scala locale”. Dunque, al momento, “la situazione è abbastanza significativa da giustificare l’attenzione della comunità globale di difesa planetaria”. Secondo le stime un possibile impatto potrebbe avvenire lungo un corridoio di rischio che attraversa l’Oceano Pacifico orientale, la parte settentrionale del Sud America, l’Oceano Atlantico, l’Africa, il Mar Arabico e l’Asia meridionale.
Approfondimento
Esa monitora l’asteroide 2024 YR4: potrebbe colpire la Terra nel 2032
Fonte : Sky Tg24