Il Papa “irrompe” al festival di Sanremo: cosa ha detto Francesco

Carlo Conti inizia la sua quarta edizione del festival di Sanremo con un “fuoriprogramma” destinato a restare nella storia della tv: nella puntata ha fatto “irruzione” il Papa. Il Santo Padre è intervenuto con un videomessaggio parlando della musica “come strumento di pace”, lingua universale che “può aiutare la convivenza dei popoli”.

Si sapeva da giorni che sul palco dell’Ariston ci sarebbero state Noa e Mira Awad, pronte a intrecciare le loro voci israeliana e palestinese sulle note di Imagine di John Lennon. Prima dell’esibizione però Carlo Conti prende la parola e annuncia: “Con la speranza che questo inno arrivasse in tutto il mondo, ho voluto mettere al corrente una persona che è nel cuore di tutti noi, che grida a tutto il mondo per chiedere la pace”. Quindi viene mandato in onda il messaggio del Papa.

Cosa ha detto Papa Francesco nel video per Sanremo

Ecco il testo che Papa Francesco ha letto agli spettatori del Festival. “Ho ancora nel cuore – ha esordito il Papa – il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare”.

papa francesco a sanremo foto lapresse“Pensando al tuo invito – ha proseguito – penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica”.

Poi il saluto: “Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno”.

Fonte : Today