Per il suo ritorno in gara al Festival di Sanremo, Fedez sceglie “Battito”, un brano che non potrebbe essere più autobiografico: si parla di depressione, di angoli bui dell’animo umano, ma anche di una possibile rinascita. E lo fa con un rap più cupo del solito, che esalta l’atmosfera opprimente dell’insieme.
Fedez a Sanremo 2025 con ‘Battito’: testo
Ti porterei in terapia
Solo per farti capire, il male che fai
Spero che sia un’amnesia
Spengo la luce e mi vieni a trovare
Fluoxetina, poca saliva
Quando mi trovo a parlare di te
Sei la carne è viva
La mente è schiva
Vaga nel buio più buio che c’è
Sento un pugno nello stomaco
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Seratonina cercasi
Illudimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
Il testo completo su Tv Sorrisi e Canzoni
Il significato
La canzone “Battito” di Fedez vuole essere una profonda e dolorosa riflessione sulla depressione, una condizione che l’artista ha vissuto in prima persona e di cui ha parlato apertamente: il testo è infatti una rappresentazione cruda e intensa della lotta contro il buio della mente, con passaggi che evocano disagio, ansia e la ricerca disperata di un sollievo.
La canzone personifica la depressione come una presenza costante e opprimente, una sorta di amante tossica da cui si vorrebbe fuggire ma che continua a esercitare il suo potere: “Tu mi conosci meglio di me”. Il testo alterna momenti di rabbia e rassegnazione, con riferimenti all’uso di farmaci (“Fluoxetina, poca saliva”) e alla difficoltà di comunicare il proprio stato d’animo (“Forse mento quando ti dico sto meglio”).
Il “battito accelerato” richiama la tachicardia e l’ansia che spesso accompagnano i disturbi della salute mentale, mentre il ritornello esprime la difficoltà di trovare speranza: “Vorrei guarire, ma non credo, vedo nero pure il cielo”. L’idea del “bicchiere mezzo pieno con due gocce di veleno” riflette la percezione distorta della realtà, dove anche qualcosa di apparentemente positivo può essere contaminato dal dolore.
Un rap cupo, dunque, con un sound che enfatizza l’angoscia del testo, creando in tal modo un’atmosfera intensa e claustrofobica. Fedez vuole usare la sua voce per trasmettere un senso di urgenza e vulnerabilità, rendendo il brano una confessione sincera sulla difficoltà di convivere con la depressione e sulla speranza, seppur flebile, di poter trovare una via d’uscita.
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Fonte : Today