Blue Klein citato da Clara a Sanremo 2025, cos’è

Ma il Blue Klein citato da Clara a Sanremo 2025 cos’è? Nella canzone che porta al Festival, Febbre, Clara pronuncia un verso per molti enigmatici, in cui si nomina il Blue Klein. Ma che cos’è? Quello che ufficialmente è l’International Klein Blue (IKB) fa riferimento a un preciso brevetto registrato all’Institut national de la propriété industrielle (INPI, l’Istituto nazionale della proprietà industriale) in Francia il 19 maggio 1960 da parte dell’artista Yves Klein. Anche se comunemente il termine viene usato per indicare una particolare tonalità di blu oltremare (più precisamente il #002FA7 secondo il codice d’identificazione cromatica HEX), in realtà il brevetto fa riferimento alla combinazione unica creata da Klein che unisce il pigmento blu oltremare e un legante molto specifico. L’atto in sé di creazione del colore, così come lo stesso colore utilizzato su opere monocromatiche, sono considerata come delle vere e proprie opere d’arte in sé stesse attribuite allo stesso Klein.

Cos’è il Blue Klein citato da Clara a Sanremo 2025

Nato a Nizza nel 1928 in una famiglia di pittori, Yves Klein si decida prima al judo e poi alla composizione musicale, per poi approdare all’arte: a partire dagli anni Sessanta aderisce al movimento artistico del Nouveau Réalisme, e naviga con grande versatilità tra la performance art, la pop art e l’arte minimale. Nel 1960, appunto, coinvolge il chimico Edouard Adam, un fornitore di strumenti pittorici la cui attività è tutt’oggi aperta a Montparnasse, a Parigi, nella creazione di una particolarissima tinta pittorica: mescolando il colore con una resina sintetica opaca, più specificatamente un polivinile acetato, si ottiene una tinta che mantiene la sua brillantezza il più a lungo possibile. Klein ha utilizzato estensivamente l’IKB in numerose sue opere, che spaziano da “semplici” tele monocrome totalmente riempite di quella sfumatura, oppure in statue di quel colore o ancora in performance come la dispersione di centinaia di palloncini colorati Blue Klein al Beaubourg parigino. Nel corso della sua carriera poi Klein si è occupato di altre strutture, performance e addirittura su riflessioni e opere incentrate sul vuoto.

Yves Klein, IKB, Bleu Klein e Klein Blue sono tutti marchi registrati e a tutt’oggi l’impiego di questo particolare colore deve essere autorizzati da chi gestisce l’eredità dell’artista. Negli anni il Blue Klein è stato al centro anche di diverse opere artistiche che hanno preso ispirazione da questa particolare tonalità: il film del 1965 Il bandito delle 11 (Pierrot le fou) di Jean-Luc Godard si conclude con il protagonista Jean-Paul Belmondo che si dipinge il viso proprio di questo colore; il film Blue di Derek Jarman, uscito nel 1993, consiste invece in un unico fotogramma, una campitura monocrama in IKB sovrapposta a una colonna sonora e alla voce dello stesso regista (all’epoca praticamente cieco e che riusciva a distinguere appunto solo i toni del blu) che raccontava la sua vita e la sua visione artistica. Ora, alle opere ispirate al mitico Blue Klein, si aggiunge anche la canzone sanremese di Clara.

Fonte : Wired