Quali prove ha per sostenere che alla Nasa sarebbe stato ordinato di rimuovere i riferimenti alle donne dal suo staff?
“Mi sono stati inviati dei link a questo articolo di Gizmodo, che parla appunto di un rapporto per cui alla Nasa sarebbe stato ordinato di rimuovere qualsiasi riferimento alle ‘donne nella leadership’ dai suoi siti web. Non posso però discutere nessun’altra comunicazione interna”.
Ha parlato con altre scienziate che potrebbero aver vissuto esperienze simili?
“Sto ricevendo messaggi e testi da amiche che lavorano in altre organizzazioni e che hanno riscontrato lo stesso problema. Quando ho commentato la cancellazione della mia pagina sul mio account Threads, ho notato che altre donne condividevano le loro storie su informazioni cancellate (una fra queste racconta: “Mi hanno cancellata da Wikipedia in un progetto chiamato Women for Deletion. Sono stata una delle fondatrici originali dell’era dotcom, creando la prima guida cittadina online in assoluto. La mia pagina era stata creata da qualcun altro, era online da 15 anni ed era stata modificata centinaia di volte.
Poi, quando è stato pubblicato il mio libro, alcuni uomini hanno deciso che dovevo essere cancellata. Quando ti eliminano da internet, ti cancellano dalla storia: diventa difficile dimostrare ciò che hai creato”). Ha ricevuto una risposta dalla Nasa riguardo alla sua affermazione? No, anche perché io non ho mosso alcuna ‘accusa’ alla Nasa, ho semplicemente espresso la mia tristezza sul mio account personale per ciò che ho notato e che mi era stato riferito”.
Crede che questo faccia parte di una tendenza più ampia di cancellazione del contributo delle donne nella scienza?
“Si tratta di un fenomeno atavico, avvenuto per molti anni e in molti contesti diversi. La Nasa tuttavia in questo si è sempre distinta, impegnandosi a riconoscere il valore delle donne nella scienza; non direi quindi che si tratti di una “tendenza” per loro. Evidentemente, questo comportamento è parte di un problema più grande”.
Pensa che episodi di questo tipo influenzeranno il futuro delle donne nell’esplorazione spaziale e nei campi Stem?
“Nel mondo Stem si tende a promuovere sempre gli stessi modelli di riferimento, molto standardizzati. Per come la vedo io, se escludiamo persone come me — con percorsi di vita non convenzionali, diciamo — stiamo mandando il messaggio, errato, che la scienza e la tecnologia non sono per tutti”.
Fonte : Wired