Intelligenza artificiale in Francia, Macron annuncia un piano da 109 miliardi e 35 data center

Intelligenza artificiale, in Francia è il giorno degli annunci. Macron scommette 109 miliardi di euro sul futuro tecnologico del paese, una cifra resa possibile in gran parte dagli investimenti di capitali stranieri. L’annuncio è arrivato durante un’intervista alla televisione nazionale France 2 – accompagnata da uno spot in cui il presidente appare in contesti surreali generati dall’AI –, l’occasione invece è il vertice di Parigi sulla governance globale dell’intelligenza artificiale (AI Action summit for global AI governance). Al summit, che si terrà a Parigi il 10 e 11 febbraio e sarà co-presieduto dall’India, parteciperanno il primo ministro indiano Narendra Modi, il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, il vice primo ministro cinese Zhang Guoqing e Sam Altman, fondatore di OpenAI.

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Il summit di Parigi rappresenta la terza tappa di un percorso iniziato a Bletchley Park (Regno Unito) nel 2023 con l’AI safety summit e proseguito a Seoul (Corea del Sud) nel 2024. Al termine dei lavori, ha anticipato Macron, sarà diffusa una dichiarazione congiunta con principi su rispetto dei diritti, tutela dell’ambiente e protezione della proprietà intellettuale. Una cornice per far sì che l’AI sia un volano di progresso e non una minaccia.

La rincorsa europea sull’AI

Non facciamoci però troppe illusioni. Il divario tra Europa e i leader globali negli investimenti in intelligenza artificiale rimane ampissimo. Solo il progetto Stargate, lanciato il mese scorso dalla partnership tra OpenAI e SoftBank, prevede investimenti per 500 miliardi di dollari in infrastrutture AI negli Stati Uniti. Questo, mentre i giganti tecnologici americani Google, Amazon, Microsoft e Meta hanno stanziato congiuntamente 300 miliardi di dollari in AI per il 2025. A complicare ulteriormente il quadro per l’Europa, sul fronte asiatico, le aziende cinesi avanzano su due fronti: DeepSeek sta sviluppando modelli AI competitivi e a basso costo, e contemporaneamente Huawei sta investendo in modo massiccio nella produzione di chip per competere con il leader di mercato Nvidia.

Il ruolo dei data center

Per tentare di colmare questo divario, la Francia punta sulle infrastrutture di calcolo. “Questo è l’equivalente per la Francia di quanto gli Stati Uniti hanno annunciato per Stargate”, ha dichiarato Macron. Il governo ha identificato 35 siti potenziali per i data center nel paese e, attraverso un disegno di legge sulla semplificazione del contesto imprenditoriale, ha classificato queste infrastrutture come “progetti di interesse nazionale”, accelerandone così le procedure autorizzative. In questo quadro si inserisce l’investimento da 20 miliardi di euro del fondo canadese Brookfield per la costruzione di un data center a Cambrai, nel nord del paese. La scelta della località non è casuale, dal momento che la struttura beneficerà del principale vantaggio competitivo francese: il 93% dell’elettricità prodotta è di origine nucleare, con un’esportazione record di 89 TWh nel 2024. A rafforzare questa strategia si aggiunge peraltro l’investimento degli Emirati Arabi Uniti: il fondo MGX, già coinvolto nel progetto americano Stargate, prevede infatti di investire fino a 50 miliardi di euro per un campus dedicato all’AI.

La strategia per l’intelligenza artificiale in Francia, tuttavia, non si limita alle infrastrutture ma prevede anche un potenziamento dell’ecosistema di ricerca e sviluppo. In quest’ottica, il governo ha istituito nove cluster internazionali di AI con un finanziamento di 360 milioni di euro, tra cui PR[AI]RIE all’Università PSL e Hi! PARIS all’Institut Polytechnique de Paris. In questo contesto si colloca Mistral AI, pioniera europea dei modelli linguistici di grandi dimensioni, che propone un’alternativa rispetto ai sistemi di OpenAI e Google. Durante l’intervista alla televisione francese Macron ha perfino chiesto al pubblico di scaricare e provare Le Chat, software simile a ChatGPT ma creato dalla startup francese Mistral.

Il piano francese punta inoltre alla formazione di 100mila esperti nel settore nei prossimi anni attraverso quattro istituti interdisciplinari dedicati allo studio e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Sul tavolo c’è anche la creazione di Current AI, un fondo da 2,5 miliardi per progetti di pubblico interesse, dalle banche dati sanitarie ai modelli open source.

Fonte : Wired