Musk, nel governo Trump si stanno già stufando

Quello che distingue il nascente malcontento dai brontolii emersi nel periodo di transizione tra le elezioni e l’insediamento (a causa dell’influenza esercitata da Musk su Trump) è che ora il Doge ha iniziato a prendere decisioni politiche, di cui i collaboratori più fedeli del presidente faticano a tenere il conto per via della mole e della velocità con cui stanno arrivando. Mentre le remore nei confronti di Musk sono piuttosto chiare, nessuno sembra sapere come gestire la rapidità e l’iperattività con cui il dipartimento sembra volersi prendere il governo.

Quando il processo è così veloce ed è portato avanti da outsider estremisti, la comunicazione è destinata ad essere un pasticcio“, afferma Matthew Bartlett, ex funzionario del dipartimento di Stato durante il primo mandato di Trump, secondo cui Washington si sta confrontando per la prima volta con i tipici atteggiamenti mutuati dalla Silicon Valley che guidano gran parte del settore privato americano (che in questo caso si manifestano sotto forma di un manipolo di ventenni del Doge che sbucano nelle riunioni del governo).

La fine della luna di miele tra Musk e i trumpisti?

I repubblicani che hanno ottenuto incarichi nel governo di Trump non sono esattamente scioccati dalla possibile frattura all’orizzonte. “Non posso dire che mi sorprenda granché”, dice a Wired una fonte nell’amministrazione, aggiungendo che in molti si sono già rivolti a Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, considerata una delle pochissime persone che potrebbe anche solo tentare di tenere a freno Musk.

Da questo punto di vista, molto ovviamente dipenderà da Trump. “Ho sentito che il presidente è assolutamente entusiasta degli sforzi [di Musk] e che stanno lavorando a stretto contatto“, ha raccontato a Wired una fonte vicina a Trump, con cui parla regolarmente. I membri dello staff quindi non hanno molte opzioni valide per esprimere le proprie riserve sul modo in cui l’imprenditore sta operando.

Nel frattempo, una recente conferenza stampa nello Studio ovale ha fatto sorgere dubbi su quanto lo stesso Trump sia effettivamente a conoscenza di quello che sta facendo il Doge. Il 4 febbraio, il presidente americano ha dichiarato che i dipendenti del dipartimento sono giovani e “molto intelligenti“, salvo poi aggiungere che “alcuni sono giovani e altri non sono giovani. Alcuni non lo sono per niente“. Trump ha poi sottolineato che non ci sono problemi sul ruolo di Musk nell’amministrazione e che il miliardario “non può fare e non farà” nulla “senza approvazione“.

Fonte : Wired