YouTube compie 20 anni, ecco come ha fatto la storia

Come ha scritto Digital Trends, “YouTube ha dimostrato che i video fatti con pochi soldi non solo avevano il potenziale di diventare comunque popolari, ma venivano addirittura preferiti. YouTube ha inoltre dato vita a quella relazione diretta tra autore e spettatore e che si è da allora diffusa in ogni angolo del mondo dell’intrattenimento”. Lezioni che sarebbero state fatte proprie da tutti i creator che, nei decenni successivi, sono diventati gli indiscussi protagonisti dei social media, dando vita a un’economia che – secondo Goldman Sachs – oggi vale circa 250 miliardi di dollari.

È forse questo il segreto: l’innovazione portata da YouTube è stata talmente radicale e sotto talmente tanti fronti – tipo di contenuto, creator economy, interazione con i follower, metriche quantitative (a partire dalle visualizzazioni) – che ha permesso alla piattaforma che in questi giorni compie vent’anni di rimanere al vertice della piramide, mentre vari competitor cercavano senza successo di replicarne la formula (chi si ricorda di Dailymotion?) e una nuova generazione di applicazioni, come Twitch o TikTok, cercava di sottrargli il trono.

Da questo punto di vista, è interessante notare come YouTube non abbia mai smesso di essere un punto di riferimento inamovibile. Nell’epoca dei video verticali, YouTube ha mantenuto il suo formato classico orizzontale, più adatto ai video lunghi che sono ancora oggi la componente dominante del sito. Certo, YouTube ha introdotto gli Shorts per sfruttare il trend del momento, ma forse è più interessante osservare – come ha fatto Andrea Girolami nella newsletter Scrolling Infinito – che TikTok in particolare sta tentando il salto carpiato e invita i suoi utenti a caricare video più lunghi e orizzontali, nella speranza di approdare in televisione”.

La smart tv è infatti un mezzo destinato a diventare sempre più importante. Mentre TikTok cerca di capire come approdare anche nel nostro soggiorno, YouTube – come abbiamo visto – ne è già diventato il protagonista. La televisione, che dal canto suo si appresta a compiere un secolo, ha dimostrato di saper rimanere al centro del nostro salotto anche mentre attorno a lei tutto cambiava. E YouTube sta dimostrando di saper conquistare il centro della televisione, anche grazie all’attenzione crescente nei confronti degli eventi dal vivo (tra cui il Coachella e la NFL). E per quanto invece riguarda il futuro?

Il futuro di YouTube

Nel corso dell’evento Made on YouTube, che si è tenuto a New York lo scorso settembre, il CEO di YouTube Neal Mohan ha spiegato quale sarà l’innovazione su cui la piattaforma punterà per il futuro. Inevitabilmente, questa innovazione è l’intelligenza artificiale: il software di generazione video Veo (creato dal laboratorio di ricerca Google DeepMind) permetterà ai creator di produrre video – per il momento intesi soprattutto come sfondo – semplicemente digitando dei comandi. Un altro software li aiuterà a creare sottotitoli multilingua automatici in inglese, spagnolo, portoghese, francese e italiano.

La creazione di video tramite i sistemi di intelligenza artificiale generativa apre delle enormi possibilità per i creator: pensate a un video di divulgazione storica (come quelli, seguitissimi, di Knowledgia) in cui le grafiche che oggi richiedono ore di lavoro manuale sono create in autonomia da un software. Oppure alla pubblicazione di un podcast audio che si anima da solo grazie all’interpretazione che ne dà l’intelligenza artificiale o alla possibilità di creare cortometraggi animati come quello prodotto per il lancio di Sora di OpenAI.

Più che su Netflix, dove la professionalità elevata delle produzioni rimane centrale, o su TikTok, dove l’immagine del creator è sempre prioritaria, forse la piattaforma che più di ogni altra saprà avvantaggiarsi delle novità che l’intelligenza artificiale si appresta ad apportare nel mondo video è, ancora una volta, proprio YouTube.

Fonte : Wired