Israele si ritira dal corridoio che taglia in due Gaza, in migliaia tornano a casa tra le rovine

L’esercito israeliano ha completato il ritiro dal corridoio di Netzarim, che divide in due la Striscia di Gaza, permettendo la libera circolazione tra nord e sud del territorio nell’ambito del fragile accordo di tregua con Hamas. La notizia è stata accolta con sollievo dalla popolazione e, appena diffusa, ha portato alla formazione di code interminabili di auto, camion e carri carichi di bagagli in entrambe le direzioni, in un paesaggio di rovine e distruzione.

“Le forze israeliane hanno smantellato le loro posizioni e postazioni militari, completando il ritiro dei veicoli blindati dal corridoio di Netzarim sulla strada di Salaheddine”—che collega il sud al nord della Striscia di Gaza—”permettendo ai veicoli di viaggiare liberamente in entrambe le direzioni”, ha dichiarato alla France Presse un funzionario del Ministero degli Interni gestito da Hamas.

Lungo la strada di Salaheddine, uomini, donne e bambini hanno attraversato a piedi il corridoio che collega l’est e l’ovest della Striscia, tra il confine israeliano e il Mediterraneo, per tornare alle loro case distrutte dai bombardamenti dell’esercito di Tel Aviv. “Monteremo una tenda vicino alle rovine della nostra casa”, ha detto Osama Abu Kamil, un padre di 57 anni, tornato a nord di Netzarim dopo essere stato sfollato a sud per più di un anno.

In un contesto che rimane teso, le forze israeliane hanno ucciso tre civili a Gaza City con l’esercito di Tel Aviv che ha spiegato di aver sparato “colpi di avvertimento” contro palestinesi che si sarebbero avvicinati alle sue truppe al confine. “Ci sarà tolleranza zero per qualsiasi minaccia contro le forze armate”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz.

I dettagli dell’accordo di cessate il fuoco, volto a porre fine alla guerra scatenata dall’attacco del movimento islamista palestinese nel sud di Israele il 7 ottobre 2023, non sono stati resi pubblici. L’attacco ha causato la morte di 1.210 persone da parte israeliana mentre l’offensiva israeliana condotta in risposta sulla Striscia di Gaza ha provocato la morte di almeno 48.181 persone, perlopiù civili. Delle 251 persone rapite nell’attacco, 73 sono ancora detenute a Gaza, di cui almeno 34 sono morte, secondo l’esercito israeliano.

Fonte : Today