Per PMA, procreazione medicalmente assistita, si intende l’insieme di tecniche che supportano o compensano uno o più aspetti della funzione procreativa, per consentire o aumentare le probabilità di concepimento. Esistono, infatti, varie procedure mediche dietro all’acronimo PMA che si possono differenziare nel grado di complessità e in quello di pervasività
Le tecniche di procreazione assistita vengono suddivise sulla base della loro complessità in tecniche di primo, secondo e terzo livello.
I vari livelli
Nella prima categoria rientra l’inseminazione intrauterina (dall’inglese Intrauterine Insemination o IUI), che è la tecnica più semplice di PMA, in cui il liquido seminale viene opportunamente preparato in laboratorio e depositato con un apposito catetere nella cavità uterina nel momento esatto dell’ovulazione, con lo scopo di facilitare l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovocita. Nel caso delle tecniche di secondo e terzo livello, invece, la fecondazione non avviene nel corpo della donna, ma in laboratorio, tramite tecniche di inseminazione in vitro conosciute come FIVET o ICSI e successivamente gli embrioni vengono posti in speciali terreni di coltura ed incubatrici dove trascorrono i primissimi giorni di sviluppo. Tra le tecniche di terzo livello rientra la fecondazione con donazione di gameti ovociti e/o spermatozoi, che rappresenta una grande opportunità per le coppie che non posso concepire con i propri gameti. Si ricorre generalmente a queste tecniche nei casi in cui le tecniche di primo e secondo livello non hanno portato al risultato desiderato, oppure nei casi in cui a causa di patologie organiche maggiori le gonadi sono state danneggiate irreversibilmente (es. insufficienza ovarica prematura, ipogonadismo, chemioterapia). È importante sottolineare che non esiste una tecnica superiore all’altra, ma semplicemente ogni coppia beneficerà di un trattamento in particolare in base alla propria storia personale e dopo un confronto e consulto con lo specialista a cui ha deciso di affidarsi.
Le nuove linee guida
Dal marzo del 2024, in Italia sono state introdotte nuove linee guida sulla PMA mentre da gennaio scorso la PMA è entrata nei livelli essenziali di assistenza, i cosiddetti Lea, vale a dire le prestazioni il cui accesso deve essere garantito tramite il servizio sanitario nazionale. Una novità questa che, anche se arrivata dopo un percorso tutt’altro che lineare, avrà un impatto importante visti i numeri in crescita che caratterizzano la PMA. Secondo i dati raccolti dal Registro Nazionale della PMA dell’Istituto Superiore di Sanità in 20 anni i trattamenti e i tassi di gravidanza sono raddoppiati, e oltre 217mila bambini sono nati grazie alla procreazione medicalmente assistita.
L’infertilità
L’inserimento della PMA nei Lea è una svolta importante per l’Italia perché significa riconoscere l’infertilità come una malattia. L’infertilità è una condizione sempre più frequente a livello globale e riguarda approssimativamente il 17,5% della popolazione adulta, ossia circa 1 persona ogni 6. In Italia circa il 15% delle coppie si rivolge a specialisti dell’infertilità, per problematiche che riguardano sia la donna, che l’uomo o per quella che viene definita infertilità di coppia. L’età media della donna al primo figlio continua ad innalzarsi, siamo passati da 31,5 anni del 2012 a 32,2 del 2022. La percentuale di coppie che ricorrono a tecniche di procreazione medicalmente assistista dopo i 40 anni è passata dal 20,7% del 2005 al 33,9% del 2022.
Nonostante permanga una certa reticenza a parlare di infertilità e riproduzione assistita a vent’anni dalla Legge 40/2004 che regolamenta il ricorso a tecniche di PMA in Italia, assistiamo a una maggiore fiducia nella medicina della riproduzione: negli ultimi 20 anni i trattamenti e i tassi di gravidanza sono raddoppiati ed oltre 217.000 bambini sono nati grazie alla Procreazione Medicalmente Assistita. Attualmente circa il 4% dei nati in Italia ogni anno avviene grazie a tecniche di procreazione assistita, un segnale positivo che riconosce il ruolo della PMA nel realizzare il desiderio di genitorialità delle coppie italiane.
I trattamenti di fecondazione assistita per le coppie in Italia sono regolamentate dalla legge 40/2004. Inoltre, in seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale del 2014, è possibile anche ricorrere a tecniche di PMA con donazione di gameti.
Fonte : Sky Tg24