Trump al telefono con Putin per la guerra in Ucraina: “Vuole che si smetta di morire”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo Vladimir Putin, nel tentativo di negoziare la fine della guerra in Ucraina. Lo ha riferito lo stesso Trump in un’intervista esclusiva concessa al quotidiano “New York Post” a bordo dell’Air Force One. Trump non ha fornito dettagli in merito ai colloqui con il presidente russo, ma si è detto convinto che a Putin “importi” del drammatico costo in vite umane del conflitto, che prosegue incessantemente dal febbraio 2022. “Vuole vedere la gente smettere di morire – ha detto Trump -. Tutta quella gente morta. Giovani, bellissime persone. Sono come i vostri figli, due milioni di loro”.

Il presidente americano ha poi precisato che è “meglio non dire” quante volte ha parlato con la controparte russa, con cui ha detto di avere “un buon rapporto”. Non ha quindi spiegato nel dettaglio se ha parlato con Putin prima o dopo il suo insediamento alla Casa Bianca lo scorso gennaio. 

La replica del Cremlino 

Dal canto suo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non poter né confermare né smentire una telefonata tra i presidenti russo Vladimir Putin e americano Donald Trump, di cui parla il New York Post. Tra gli Usa e la
Russia, ha detto Peskov al quotidiano filogovernativo Izvestia, ci sono “comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni, io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa”.

Zelensky: “Putin non si sta preparando affatto ai negoziati”

Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Putin non si sta preparando ai negoziati, bensì alla continuazione della guerra, e non solo contro l’Ucraina: in particolare, i russi starebbero aumentando il loro esercito di oltre 100mila soldati. Zelensky. “Ora sappiamo che i russi stanno creando nuove divisioni, sviluppando una nuova produzione militare – ha detto il presidente ucraino -. Ovviamente, la loro cooperazione con la Corea del Nord continuerà ad espandersi. Sfortunatamente, Mosca sta anche diffondendo tecnologie di guerra moderne in quella regione, in particolare tecnologie dei droni. Questo significa una cosa semplice: Putin non si sta preparando affatto ai negoziati, non all’avvento della pace, ma alla continuazione della guerra, e non solo contro di noi, contro l’Ucraina. Stanno ora incrementando il loro esercito di oltre 100mila soldati”.

I droni russi abbattuti nella notte

È il 1.082° giorno di guerra in Ucraina. Nella notte, intanto, la Russia ha attaccato l’Ucraina con 151 droni. Le forze di difesa aerea ucraina “hanno distrutto 70 droni nemici”. Lo riferisce l’aeronautica militare di Kiev. “I russi hanno lanciato i droni da cinque località della Russia: Kursk, Orel, Millerovo, Bryansk, Primorsko-Akhtarsk”, spiega una nota sottolineando che “le forze di difesa aerea hanno distrutto 70 droni nemici, mentre altri 74 droni sono andati persi”.

Secondo quanto riportato dall’aeronautica militare, le regioni di Kiev, Sumy, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Zhytomyr e Volyn sono state colpite e nella regione di Kiev dei detriti sono caduti sul cantiere di un edificio a più piani, provocando danni. Le difese antiaeree russe, invece, hanno riferito di aver abbattuto 36 droni ucraini in nove regioni russe, tra cui uno nella regione di Leningrado, vicino a San Pietroburgo.
 

Fonte : Today