Forte di un cast davvero incredibile (si va da Emma Thompson a Ralph Fiennes, passando per Ewan McGregor, Maggie Gyllenhaal, Maggie Smith e un giovanissimo Asa Butterfield), Tata Matilda e il Grande Botto è il secondo e, per ora, ultimo capitolo della saga, e pertanto vale come suo finale. Come si conclude, dunque, la nostra storia?
Il sequel del 2010 del primo capitolo uscito nel 2005 vede il personaggio di Emma Thompson presentarsi alla fattoria di Isabel Green, alle prese con un periodo a dir poco difficile dopo la partenza del marito Rory come soldato, tre figli pestiferi e il cognato Phil dedito al gioco d’azzardo e oberato di debiti, senza contare l’arrivo di due insopportabili cugini di città spediti lì per sfuggire ai bombardamenti su Londra (siamo durante la Seconda Guerra Mondiale).
La parte finale del film vede i nostri, dopo aver scoperto che Rory è solo disperso e non morto, come invece aveva sostenuto Phil nel tentativo di imbrogliare Isabel, intenti a disinnescare una bomba sganciata sui loro campi di grano e rimasta inesplosa: in tutto ciò arrivano i sicari della signora Biggles, più che mai intenzionati a far pagare a Phil i debiti non saldati.
I bambini, intanto, arrivano all’ultimo filo della bomba da tagliare, ma scoprono che è ricoperto di stucco e che il conto alla rovescia è già partito: a questo punto interviene il signor Edelweiss, il corvo amico di Tata Matilda, che mangia lo stucco e consente ai nostri di tagliare il filo. Si tratta, però, di stucco esplosivo, per cui il corvo si gonfia e rischia di esplodere: Tata Matilda, però, risolve la situazione facendolo ruttare e generando una corrente talmente forte da spazzare via anche le due sicarie di cui sopra. Tata Matilda a questo punto può lasciare la famiglia di Isabel, e nel farlo viene rincorsa dai bambini, che vorrebbero che restasse: i ragazzi, però, vengono distratti dall’improvviso ritorno di Rory. Qui, per saperne di più, trovate la nostra recensione di Tata Matilda e il Grande Botto.
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Fonte : Everyeye
