Vivo X200 Pro, la prova: ottica Zeiss e super zoom per un vero camera-phone

Vivo X200 Pro è un camera-phone che ha colto un po’ tutti di sorpresa. È come se un outsider (soprattutto in Europa e in Italia) facesse una giocata da fuoriclasse in un ruolo dominato da talenti come Apple, Samsung e Google. In realtà l’avevamo già intuito a ottobre durante la presentazione avvenuta a Pechino, ma si trattava pur sempre di una versione di anteprima per il mercato cinese. Adesso invece l’X200 Pro è disponibile in Italia in colorazione Titanium Gray, con 16 GB di RAM e 512 GB di spazio di archiviazione al prezzo di 1299 euro, con un caricatore omaggio da 90W (fino a esaurimento scorte) e cover trasparente. Il prezzo è alto, soprattutto considerando le promozioni che stanno caratterizzando i lanci dei nuovi top di gamma, ma i contenuti tecnologici ci sono tutti. E per chi cerca un telefono che punti soprattutto sulle foto forse questa è una eccellente alternativa ai nomi più famosi.

Design
Le dimensioni di questo smartphone Android con schermo da 6,78 pollici sono ordinarie (162,36 x 75,95 x 8,49 mm) ma il peso raggiunge i 231 grammi e con una cover in silicone bisogna considerare altri 20 grammi, un bel mattoncino. Al primo sguardo risulta elegante, grazie al pannello dagli spigoli smussati e i profili in alluminio; il retro invece ci pare un po’ sgraziato perché c’è un grande oblò che ricorda un obbiettivo fotografico, ma in realtà è solo una cornice zigrinata per racchiudere tutti i sensori. Al centro il logo Zeiss, il partner industriale che ha consentito a Vivo di compiere il salto fotografico e ottenere una calibrazione cromatica accurata dello schermo. La superficie posteriore è in vetro resistente anti-ditate. Il cellulare è certificato IP68, quindi resistente a polvere e acqua.

Dopodiché il Vivo X200 Pro, come tutti i modelli di fascia alta, è un concentrato di dettagli, funzioni e tecnologie che rispondono alle esigenze di qualsiasi utente, anche il più smaliziato. E questo è dovuto anche al contributo del nuovo processore Mediatek Dimensity 9400, coadiuvato da 16 GB di RAM velocissima (LPDDR5X), unità grafica avanzata e un chip di intelligenza artificiale di ultima generazione. La potenza è adeguata anche al gaming dinamico e graficamente impegnativo; utile la Ultra Game Mode che mostra le prestazioni in tempo reale e anche diverse opzioni di ottimizzazione. Infine c’è anche un co-processore Vivo completamente dedicato – ça va sans dire – alle funzioni fotografiche.

Ogni giornata può essere illuminata
L’elemento più usato di uno smartphone è pur sempre lo schermo e in questo caso si parla di un pannello AMOLED (Ltpo) da 6,78 pollici (1260×2800 pixel) con frequenza massima di aggiornamento di 120 Hz (ideale per i giochi e non solo) e un picco di luminosità di 4500 nit. Tradotto vuol dire che l’esperienza visiva è ottima, luminosissima e ideale quando si riproducono video in formato Dolby Vision o Hdr. Molto curata poi la sezione impostazioni per ridurre l’affaticamento degli occhi.

La batteria da 6.000 mAh grazie alla tecnologia semi-solida e silicio-carbonio assicura un adeguato funzionamento anche a basse temperature; con la ricarica rapida bastano 50 minuti di collegamento alla corrente. L’azienda indica l’autonomia di gioco in circa 9 ore e riproduzione video in circa 16 ore, ma in condizioni di laboratorio. Nel quotidiano con un’attività media e non troppo intensiva si può chiudere la giornata con ancora il 30% di carica. La ricarica può avvenire via cavo tramite la porta Usb-c 3.2 Gen 1 oppure in wireless (30W). Infine bisogna ricordare i supporti Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e Nfc. Il sistema operativo di riferimento è Android 15 con l’interfaccia Vivo Funtouch 15; l’azienda cinque anni di aggiornamenti patch sicurezza e quattro aggiornamenti sostanziali (major update). L’interfaccia è gradevole e fluida, e ci sono anche tante funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Non solo nell’app fotografica ma anche in ambito produttivo per il lavoro, se si considera la trascrizione automatica multilingua della voce in testo, il miglioramento della qualità dei documenti scansionati, funzionalità avanzate di collegamento a Windows e anche l’integrazione di Gemini di Google.

Scatti notevoli e zoom da primato
Il comparto fotografico del Vivo X200 Pro è da primi della classe: l’unità principale è un grandangolo da 50 Megapixel, il teleobiettivo è da 200 Megapixel, mentre l’ultragrandangolare è da 50 Megapixel e la fotocamera selfie è da 32 Megapixel. Al netto dei numeri ciò che conta è che il sensore di immagine è il nuovo Sony LYT-818 e il partner di riferimento è Zeiss, una delle aziende leader mondiali nel settore dei prodotti ottici. Senza contare l’ottimo software che con più garbo ed eleganza, rispetto ad altri modelli cinesi, riesce ad addomesticare le immagini senza sbracare nell’artificialità. E sono disponibili anche i formati ROW e SuperROW.

Il risultato di questo impegno è che nei ritratti i volti appaiono sempre luminosi e con tratti morbidi e naturali; ottimo l’effetto bokeh. Ma anche il bilanciamento automatico del bianco e la riproduzione dei colori sono gradevoli. La disponibilità poi di opzioni di personalizzazione è incredibile: si può giocare fra le funzioni bellezza (naturale, classica, effetto levigato…) e trucco (trama, rosa, arancione…). Si ottiene così un controllo totale sull’effetto e il carattere che si vogliono dare all’immagine, anche se con la riduzione della luminosità ambientale l’artificialità tende a essere più evidente.

Per quanto riguarda le foto di paesaggi o architetture è la nitidezza uno degli elementi più apprezzabili, con qualche perdita di accuratezza solo nelle zone perimetrali. Nelle belle giornate di sole i colori appaiono molto saturi. Ma è senza dubbio lo zoom il pregio più indiscutibile del nuovo Vivo. Su questo fronte grazie al sensore da 1/1,14 pollici, i 200 Megapixel e una configurazione di lenti notevole alla massima distanza si può godere di una qualità dei dettagli che alza davvero l’asticella della categoria. Praticamente da 3,7x (85 mm di lunghezza focale) a 10x (230 mm) c’è davvero da stupirsi. Anche se a corto raggio è in linea con la concorrenza e in alcuni casi magari fa peggio. Buoni i risultati anche in condizioni di bassa luminosità.

Sul fronte video la resa in 4K a 120 FPS è coinvolgente, ma impiegando troppo lo zoom si rischia di perdere un po’ di dettagli e soprattutto emerge una innaturale morbidezza di immagine. Buona la stabilizzazione. E per i super appassionati c’è anche la modalità Log 4K a 60 FPS con l’anteprima del look-up table compatibile con le tre fotocamere posteriori.

Ci piace

  • Qualità dello schermo
  • Ottima fotocamera
  • Notevole autonomia

Non ci piace

  • Peso importante
  • Prezzo un po’ alto
  • Fotocamera selfie poco esaltante

In sintesi, il Vivo X200 Pro è un camera-phone che se la gioca con i migliori. Complessivamente non ha grandi punti deboli se non qualche grammo di troppo sulla bilancia, e forse nel design del retro, ma ovviamente qui entrano in gioco i gusti personali.

Fonte : Repubblica