Picchia la fidanzata, poi insegue e sperona il ragazzo che ha tentato di salvarla delle botte

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Tutto in una notte: maltrattamenti, danneggiamento, violenza privata, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. La storia, ai limiti dell’incredibile, avvenuta a Torre del Greco.

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Foto di archivio

Foto di archivio

Un’escalation di violenza che sembra uscita da una brutta serie tv. Ma si tratta di una sequenza di fatti reali per quanto assurdi. Siamo a Torre del Greco, di sera. Il protagonista dei fatti è un uomo di 34 anni, in permesso premio dal carcere. È accusato di aver aggredito la compagna in auto, speronato un giovane che aveva tentato di soccorrerla e costretto un automobilista a dargli un passaggio sotto minaccia. La sua fuga si è conclusa con l’arresto da parte dei carabinieri.

La sequenza di violenza

Ma è la dinamica ad essere sconcertante.  Un ragazzo di  vent’anni nota una scena inquietante nell’auto accanto: l’uomo al volante sta picchiando a schiaffoni la donna seduta accanto a lui. I finestrini chiusi attutiscono le grida, ma la mimica è inequivocabile. Il ragazzo fortunatamente non esita, chiama il 112 e interviene, cercando di fermare l’aggressione. Dopo aver intimato all’uomo di smettere, rientra nella sua auto. Ma la reazione del violento è immediata. Ingrana la marcia, lo insegue e lo sperona, finendo poi per schiantarsi contro un’auto parcheggiata.  Non si placa: scende dal veicolo, blocca un’altra auto in transito e, sotto minaccia, obbliga il conducente a portarlo a casa. Sembra una scena di Gta.

Come si arriva all’arresto

La chiamata ai carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco era fortunatamente già partita e i militari erano già in strada. Grazie alle segnalazioni dei testimoni, intercettano il veicolo e gli sbarrano la strada. Ne nasce una breve colluttazione, ma alla fine il 34enne viene immobilizzato e arrestato. L’uomo, originario di Boscotrecase e già noto alle forze dell’ordine, si trovava in permesso premio dalla casa di reclusione di Eboli, provincia di Salerno. Dopo l’arresto, è stato trasferito al carcere napoletano di Poggioreale. Ora dovrà rispondere di una lunga lista di reati: maltrattamenti, danneggiamento, violenza privata, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.

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Fonte : Fanpage