Questa tattica non funzionerà più. Innanzitutto, il bacino dal quale attingere è più esiguo, dal momento che i titoli di culto come Xenoblade Chronicles X, The Wonderful 101 e Tokyo Mirage Sessions #FE (un crossover tra Shin Megami Tensei di Atlus e la serie Fire Emblem di Nintendo) sono passati a Switch. Le vecchie generazioni di console poi sono già state sfruttate per i port moderni, con titoli del calibro di Paper Mario: Il Portale Millenario e Metroid Prime arrivati da GameCube. Sebbene l’azienda potrebbe continuare a guardare nei suoi archivi per altre rimasterizzazioni – i fan di Zelda chiedono ancora versioni moderne e accessibili di The Wind Waker e Twilight Princess, per esempio – più vecchio è il materiale di partenza, maggiore è lo sforzo richiesto per predisporlo ai supporti odierni.
Grazie alla retrocompatibilità di Switch 2, inoltre, non è necessario riproporre i giochi della generazione precedente. Milioni di persone avranno già giocato a Luigi’s Mansion 3 e saranno ancora in grado di farlo su Switch 2: una riedizione sarebbe superflua.
Al contrario, Switch 2 deve puntare su giochi nuovi di zecca, una cosa che non vediamo ormai da anni. Nintendo non dovrebbe vederla come un’opportunità. Anche se sicuramente arriveranno nuovi titoli per le sue serie di punta – SuperMario, Pokémon, Super Smash Bros – l’azienda possiede una miniera d’oro di proprietà intellettuali con un pubblico che aspetta da anni, se non da decenni, nuovi titoli.
Certo, abbiamo già la garanzia di un nuovo Mario Kart su Switch 2, ma è dal 2003 che non c’è un’edizione di F-Zero al passo dei tempi e con un buon budget. Oppure Star Fox – lo sparatutto spaziale con animali antropomorfi apparso per l’ultima volta nel 2016 con Star Fox Zero (uno dei pochi giochi per Wii U a non avere una riedizione per Switch). Non abbiamo una nuova avventura di Donkey Kong da un decennio; che diventano 13 anni nel caso di Kid Icarus e 22 per 1080° Snowboard. Alcuni di questi titoli potrebbero meritare una nuova uscita.
Fonte : Wired