Le auto entrano ed escono dal parcheggio, si aggirano per lo spiazzo lentamente, come alla ricerca di qualcosa. Qualcuno si ferma e sfanala per catturare l’attenzione. Se pensate che la trasgressione notturna sia solamente cosa da night club e privé, allora vi sbagliate. L’Italia intera, da sud a nord, è disseminata di luoghi poco frequentati, di giorno. Di notte, la storia è ben diversa. Si chiama ‘cruising’, ed è la pratica che sfida la modernità dell’interazione virtuale.
Si tratta di incontri erotici casuali, soprattutto con partner sconosciuti e, nella maggior parte delle volte, parliamo di uomini.
Appena arrivo, illumino casualmente con i fari dell’auto un uomo sulla cinquantina che mi accoglie sventolando ciò che più di prezioso ha dal parabrezza dell’auto. Parcheggio, e sempre lo stesso uomo, dopo pochi minuti, scende dall’auto e mi si avvicina a piedi. È un uomo qualunque, senza apparenti qualità fisiche: un po’ robusto, vestito più che casual e con un grosso cappotto scuro che lo copre quasi interamente. Abbasso il finestrino per cercare di conversare con lui, ma la domanda da parte sua è secca.
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Fonte : Today
