A Orlando, Luxottica ha presentato la nuova linea Color Touch, un’estensione di gamma delle Gen S pensata per parlare un po’ ai patiti del fashion e un po’ alle nuove generazioni, con una gamma di colori che va dal rubino – appariscente, ricercato, forse non per tutti – al verde grafite, passando per lo zaffiro (elegante e freddo).
Quando Barranger si è unita al gruppo, nel 2017, le lenti nel settore erano solo grigie o marroni, “e la cosa era un po’ triste”, nota lei, spiegando che il suo team di ingegneri del colore da allora ha lavorato duro per anni per restituire true tones accesi e che potessero allontanare l’idea dell’occhiale come accessorio sul comodino del nonno. Secondo i dati divulgati da Transitions, gli utenti sono sempre più propensi a considerare i loro occhiali come accessori di moda irrinunciabili, e per Barranger questa svolta fashion ha coinvolto anche gli ottici, “rendendo il loro lavoro più sfaccettato e divertente”, o quantomeno fatto di abbinamenti di colori e montature degni di personal stylist navigati.
Più inclusione
Ma la presentazione dell’evento che più ci ha colpito riguarda un altro progetto interno a Luxottica, che si chiama Nuance Audio e si rivolge a persone con disturbi uditivi “da lievi a moderati”: utilizzando gli altoparlanti (sorprendentemente buoni) montati sui Ray-Ban Meta, Nuance Audio riesce, per mezzo di un’app, ad amplificare la voce dell’interlocutore della persona ipo-udente, permettendole di conversare senza tedi.
Davide D’Alena, che guida il team di global marketing di Nuance Audio, ha spiegato a Wired che l’idea viene da un’intuizione tutto sommato semplice: perché continuare a far viaggiare i problemi alla vista e quelli all’udito su binari completamente separati? Perché non provare a correggere entrambi allo stesso tempo? “Dopo aver fatto scouting della tecnologia nel 2023 abbiamo rilevato un’azienda israeliana, Nuance Hearing, che l’aveva implementato nei microfoni table mic, cioè supporti direzionali che amplificano fonti di audio selezionate“, dice D’Alena. Il risultato è impressionante: giocando con l’applicazione associata si può selezionare se “aumentare il volume” del parlato di chi ci sta di fronte, oppure di quello ambientale, e selezionare se cancellare o meno il brusio di fondo della stanza.
Con 1,6 miliardi di persone nel mondo affette da disturbi uditivi (un dato destinato ad aumentare verticalmente nei prossimi decenni), “l’80% di esse presenta problemi lievi, ma proprio per questo molto spesso decide di non correggerli, temendo lo stigma associato all’apparecchio uditivo”, aggiunge D’Alena. La conseguenza, come immaginabile, è che poi questi piccoli disturbi peggiorano, danneggiando irrimediabilmente il senso dell’udito.
EssilorLuxottica ha trovato una soluzione, ed è solo la prima di un viatico – quello all’intersezione tra accessori e dispositivi sanitari – che l’azienda si dichiara più che mai intenzionata ad approfondire, in un futuro non troppo lontano anche con dispositivi in grado di monitorare lo stato di salute del paziente a partire da una montatura e due lenti. Un concetto apparentemente semplice, ma capace di cose rivoluzionarie, come due lenti chiare che diventano color rubino nel giro di pochi secondi, mentre un assistente vocale descrive una giornata di sole sulle piane acquitrinose della Florida.
Fonte : Wired